Armi e droga nel casolare a Sonnino, il 41enne, assistito dal suo avvocato, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari
Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, è comparso il 41enne di Sonnino per l’interrogatorio di garanzia. L’uomo, finito agli arresti domiciliari lo scorso 21 luglio, è accusato non solo di detenzione illegale di armi e detenzione di arma clandestina e munizionamento e ricettazione, ma anche di detenzione di droga a fini di spaccio.
Il 21 luglio scorso, infatti, i militari del N.O.R. – Aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Terracina, diretti dal Maggiore Saverio Loiacono, e della Stazione di Sonnino, in ottemperanza all’ordine di custodia cautelare emesso nella stessa giornata dallo stesso Giudice per le Indagini preliminari di Latina, Mario La Rosa, hanno tratto in arresto il 41enne, conosciuto alle forze dell’ordine.
Il provvedimento restrittivo scaturiva dall’esito di una perquisizione presso un casolare ubicato nella periferia di Sonnino, risultato nella disponibilità dell’uomo, in cui, lo scorso 28 giugno, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, tra l’altro, 3 fucili calibro 12, trafugati anni fa a Latina, una pistola priva di matricola, con canna alterata, e circa 500 cartucce di vario calibro. Inoltre, nel casolare sono stati trovati circa 11 chili di marijuana e alcuni grammi di hashish pronti per essere introdotti sul mercato dello spaccio, secondo Procura di Latina e Carabinieri che hanno eseguito l’arresto.
Il 41enne, difeso dall’avvocato Patrizi, si è avvalso della facoltà di non rispondere e il Gip ha convalidato l’arresto, confermando la misura cautelare.