Doccia fredda per il Comune di Sezze, Di Raimo (Partito Democratico: “Il piano delle assunzioni non passa”
“L’approvazione del bilancio di previsione, avvenuta a metà luglio, – spiega il consigliere comunale d’opposizione Sergio Di Raimo (Partito Democratico) – è stata propedeutica all’approvazione del piano delle assunzioni e l’approvazione di questo, se ci fosse stata, sarebbe stata necessaria per procedere alle assunzioni di personale programmate dall’ente.
Chi ha seguito l’ultimo consiglio comunale ha potuto ascoltare le mie critiche all’intera impostazione del bilancio di previsione e nello specifico alla voce spese per il personale dipendente e quindi avrà avuto consapevolezza che i passaggi burocratici obbligatori e il tempo a disposizione non avrebbero permesso di completare entro l’anno le procedure di assunzione che l’amministrazione intendeva fare.
Ora però il problema è diventato diverso e più complicato, non è più una questione di burocrazia e tempi di espletamento delle procedure ma di contrarietà dei revisori dei conti al percorso politico/amministrativo intrapreso dall’ente.
Si perché sono gli stessi revisori a non ritenere possibili le assunzioni e a rifiutarsi di asseverare il piano, con la naturale conseguenza della non approvazione da parte del ministero.
La richiesta della procedura di riequilibrio, che ancora è sotto esame della Corte dei Conti (e che continuo a ritenere un errore), il ritardo nell’approvazione del bilancio 2022 della Spl, che andava approvato entro il 30 aprile e che invece ancora oggi non è stato approvato, i crediti di non facile riscossione sia del comune che della stessa società partecipata e altre criticità non risolte, creano, secondo i revisori, una incertezza finanziaria che non li fa stare tranquilli e da qui la non asseverazione al piano.
Ma se è vero che l’ente, per le scelte fatte e non fatte, si trova in una situazione di incertezza finanziaria, sarà difficile che nei prossimi due o tre anni questa incertezza possa essere superata e quindi le assunzioni programmate non salteranno solo per il 2023 ma anche per le annualità successive.
E questo è fortemente negativo per il comune perchè se da una parte è abbastanza facile intercettare fondi dal PNRR , dall’altra occorre maggior personale negli uffici strategici per poter espletare tutte le procedure necessarie e realizzare le opere che si intende realizzare con i fondi intercettati.
Il pericolo – conclude Di Raimo – è che questa amministrazione, nonostante il periodo favorevole generato dal PNRR, non riesca a “sfruttarlo” al meglio e non riesca a far crescere il paese come dovrebbe e come stanno facendo le altre amministrazioni della provincia”.