Gaeta, l’opposizione torna sulle irregolarità denunciate in un esposto presentato all’attenzione della Guardia di Finanza
Lo scorso 29 maggio, quindi più di un mese fa, abbiamo depositato presso il Gruppo Guardia di Finanza di Formia un esposto per evidenziare una serie di aspetti che riguardano molti lavori pubblici e relativi appalti nel comune di Gaeta; aspetti che abbiamo ritenuto meritevoli di essere posti all’attenzione delle Istituzioni preposte al controllo ed alla verifica della legalità degli atti amministrativi. Ne diamo notizia solo oggi, per rispetto dell’Istituzione a cui lo stesso è stato indirizzato.
Ovviamente l’oggetto dell’esposto (i lavori pubblici citati) è stato sottoposto all’attenzione dell’Assessore Petruccelli ed agli uffici (intervennero in una Commissione Controllo e Garanzia sia lo stesso assessore sia il Dirigente Ing. Falco), dunque alla parte politica ed a quella tecnica, nonché posto ripetutamente all’attenzione del Segretario Generale Avv. Patrizia Cinquanta.
Considerata la perdurante assenza di risposte, anzi rilevata perfino la “leggerezza” con cui l’Assessore ai Lavori Pubblici, ai Post su Facebook e alle Interviste Comode ha affrontato la questione, rubricandola ad un problema ormai risolto, abbiamo ritenuto indispensabile percorrere altre strade.
Qualche problema evidenziato nell’esposto alla GdF:
Cantiere “Molo S. Maria”, fermo da anni, privo di parere del Genio Civile e carente sotto innumerevoli aspetti evidenziati dalla Regione Lazio, e benché privo di copertura finanziaria – visto che la stessa Regione ha più volte ribadito di non ammettere al contributo il Comune se non in presenza di quanto richiesto – mandato a gara, aggiudicato con tanto di accertamento di somme per nulla certe, e affidato con tanto di frazionamento immotivato dell’opera. Dunque cantiere abusivo e privo di copertura finanziaria;
Cantiere Lungomare Caboto “da zona Peschiera a Corso Cavour”, affidato con il medesimo schema, ormai consolidato: frazionato in lotti, con coperture finanziarie parziali, ma affidato per intero, sono stati contrattualizzati i soli primi due lotti, ma la ditta aggiudicataria lavora ed opera sugli altri due (quelli privi di copertura finanziaria); viene effettuato un lavoro difforme dal progetto, tant’è che si è costretti – a distanza di quasi un anno – a ricorrere ad una variante tecnica per sanare la difformità della lavorazione dal progetto, ed anche finanziaria, per spostare le somme da un lotto finanziato ad un altro che non lo era, e non si capisce come sia stato possibile contrarre. Si dovrà capire se con la nuova variante siano ancora validi i pareri originari… ma questo è – incredibilmente – un problema perfino secondario. Anche questo cantiere, come l’altro, abusivo e privo di copertura finanziaria.
Il nostro esposto si è limitato a questi cantieri, ed è stato corredato di ogni atto amministrativo o documento citato, così da facilitare il compito della GdF nel verificare il tutto e fare chiarezza. Speriamo di non doverne fare altri, poiché su altri appalti “nebulosi” di opere pubbliche abbiamo chiesto chiarimenti all’Amministrazione Leccese, e vorremmo stavolta ricevere risposte. Possibilmente chiare…
La legalità deve interessare tutti, non solo qualche Consigliere. Soprattutto, chi amministra dovrebbe fare in modo che la propria azione sia sempre trasparente e nel solco della legalità”.
Così, in una nota, i Consiglieri Comunali Silvio D’Amante, Sabina Mitrano e Emiliano Scinicariello.