POLIZIOTTA UCCISA A ROMA: IL KILLER CHE POI SI È SUICIDATO ERA DI CISTERNA

Uccisa dal collega poliziotto nella zona Torraccia a Roma: il killer, che si è suicidato dopo l’omicidio, era di Cisterna di Latina

“Questa mattina, attorno alle ore 11.30, è arrivata una telefonata presso la Sala Operativa della Questura di Roma nella quale una donna segnalava di aver udito alcune esplosioni e di aver visto, poco dopo, un uomo allontanarsi a bordo di un’autovettura bianca.

Gli agenti di polizia intervenuti immediatamente sul posto – spiega una nota della questura capitolina – hanno constatato il decesso di una donna raggiunta da vari colpi di arma da fuoco e, attivate immediatamente le ricerche, hanno individuato poco distante il presunto autore del gesto, che si era suicidato con colpi d’arma da fuoco all’interno della sua autovettura. La pistola utilizzata dall’uomo è un’arma in dotazione alla Polizia di Stato.

Entrambe le persone decedute erano due appartenenti alla Polizia di Stato, in servizio presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Camera dei Deputati”. Al momento si disconoscono le ragioni del gesto”.

Pierpaola Romano

Così la nota della Questura per dare conto dell’omicidio di Pierpaola Romano, 58 anni, originaria di Caserta, in servizio alla Camera dei Deputati, trovata senza vita nell’androne di casa sua, in via Rosario Nicolò nel quartiere di San Basilio. La donna è stata uccisa con due colpi all’addome e uno alla nuca, non si esclude che il killer abbia fatto inginocchiare la donna che aveva accanto a sé i fogli dell’Asl per la cura che doveva cominciare. A ucciderla il collega Massimiliano Carpineti, 49 anni, il quale successivamente si è tolto la vita con la stessa arma d’ordinanza. La donna era sposata con un figlio di 22 anni, entrambi in servizio alla Polizia di Stato. Anche marito e figlio della vittima sono in Polizia: il primo al commissario di Sant’Ippolito, il secondo a Piacenza.

Carpineti è stato trovato in una auto in via Nino Tamassia, nel quartiere di Torraccia, a Roma. Il 49enne originario di Cori ma residente a Cisterna, dopo essersi allontanato, si è ucciso sparandosi sotto al mento ed è stato ritrovato morto dentro la sua Chevrolet bianca.

Sul caso, sta indagando la Squadra Mobile di Roma e sul posto sono giunti anche i magistrati: i pm Antonia Giammaria e Antonella Pandolfi. La prima ipotesi è che si tratti di un omicidio suicidio con movente passionale.

Massimiliano Carpineti lavorava, come detto, in qualità di poliziotto all’Ispettorato della Camera e, come la vittima, era sposato e padre di una ragazza. Aveva portato con sé la pistola d’ordinanza, sebbene vi fosse abitudine dei colleghi in servizio alla Camera di lasciarla in ufficio. Quest’ultimo elemento lascia immaginare che l’omicidio fosse stato progettato.

Secondo alcuni colleghi, Carpineti era depresso molto probabilmente per la fine della relazione con la donna uccisa che quest’ultima aveva chiuso per concentrasi su un problema di salute intercorso. Un aspetto tutto da chiarire dagli agenti della Squadra Mobile di Roma.

“La nostra comunità – ha detto il Sindaco di Cisterna, Valentino Mantini – apprende con sgomento la notizia del femminicidio avvenuto questa mattina a Roma e di cui si ipotizza che l’autore sia un agente di polizia di Cisterna. Questo dramma ci sconvolge e ci riporta alla memoria fatti che speravamo non dovessero più segnare la nostra comunità. Ci stringiamo al dolore delle famiglie coinvolte e ci interroghiamo sul lato oscuro che talvolta si cela dentro di noi e sulla capacità, forza e volontà di combatterla, sempre!”.

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