Accusato di rapina ed estorsione, per Mohamed Jandoubi, affiliato al clan Travali, viene chiesto il rinvio a giudizio
Avrebbe costretto, sotto la minaccia di un coltello, un giovane di Latina ad acquistare, presso il centro commerciale Latina Fiori, un cellulare, un monopattino, un tablet e una tv led. Successivamente, dopo che la vittima di estorsione aveva reclamato di poter avere indietro tutto ciò che gli era stato sottratto (tra cui un ulteriore cellulare rubato dalle sue mani), il 36enne Jandoubi avrebbe preso a calci e pugni il giovane, costringendolo dentro la sua casa in una notte da incubo durata fino alle 3.
Per questi episodi Jandoubi, condannato recentemente nel processo derivante “Status Quo”, in ragione della gambizzazione con aggravante mafiosa del tabaccaio di Latina (lui sarebbe l’esecutore materiale, Angelo Travali il mandante), dovrà rispondere alla Procura di Latina che ha chiuso l’inchiesta a suo carico.
Scontato che il sostituto procuratore di Latina, Andrea D’Angeli, che ha seguito l’indagine, chieda per Jandoubi, noto per diverse vicende giudiziarie, il rinvio a giudizio e quindi il processo. Le accuse al momento sono di estorsione, sequestro di persona, rapina e minacce. I fatti contestati sono accaduti tra gennaio e febbraio del 2021.