Latina, nel centrodestra continuano le consultazioni per una Giunta: diversi gli attriti in atto. Ma Galardo si tira fuori
Spetterebbe a lui un posto come assessore, nonostante la storia giudiziaria imbarazzante che, per la verità, ha travolto solo lui (è stata prescritto) e, alle precedenti elezioni amministrative, non l’ex candidato sindaco Vincenzo Zaccheo.
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Ora, Galardo, primo degli eletti nell’Udc-Dc, prova a smorzare i toni e, comprese le resistenze sul suo nome si muove felpato. È anche vero che il centrodestra non può fare a meno della sua compagine politica, considerato che la “photo opportunity” del “tutti uniti” ha funzionato eccome nell’economia della vittoria del centrodestra.
“In merito alle notizie che si stanno susseguendo, da giorni, sulla stampa locale – dichiara Maurizio Galardo – ribadisco che non c’è stata nessuna indicazione, da parte del partito, sul mio nome come assessore sui tavoli ufficiali. Altresì l’assessorato non è una mia priorità potendo ricoprire ogni incarico politico e amministrativo all’interno del comune di Latina come ho sempre fatto. Pertanto, oggi, la mia volontà è semplicemente quella di mettermi a disposizione del partito, e della maggioranza tutta, portando con me il mio bagaglio di esperienza pluridecennale nell’amministrazione pubblica. Sono convinto che l’Udc saprà dare un contributo fattivo e determinante per il governo della città”.
No all’assessorato, ma non di certo un’uscita di scena. Galardo, se rimarrà “semplice” consigliere comunale, da buon democristiano non se ne rimarrà con le mani in mano. O per lui o per la sua compagine qualcosa otterrà. E di questo Celentano e il centrodestra sono pienamente coscienti.