TRUFFA ALLA SICAMB SPA: IL PROCESSO AL PRESIDENTE A UN PASSO DALLA SENTENZA MA RINVIATO DI UN ANNO

SICAMB, l'azienda pontina sita a Latina in Strada Eschilo
SICAMB, l'azienda pontina sita a Latina in Strada Eschido

Slitta di nuovo l’udienza del processo per truffa aggravata, presso il Tribunale di Latina, che vede come imputato Umberto Klinger in qualità di Presidente del cda e rappresentante dell’impresa Sicamb Spa

Non si è tenuta nemmeno oggi, 25 maggio, la nuova udienza per il processo Klinger. Il processo è stato rinviato al prossimo anno, esattamente nella data dell’8 maggio 2024. Già a novembre 2022, il processo era stato inviato di oltre sei mesi, mentre ora il rinvio è addirittura di un anno. Il motivo è sempre lo stesso: il cambio del giudice monocratico, non più Francesco Valentini, dal 24 novembre 2022 insediatosi nel nuovo incarico alla Corte d’Appello di Napoli, bensì il giudice Elena Nadile.

Il problema è che anche il giudice Nadile è in aspettativa per maternità e questo ha comportato che oggi, a presiedere l’aula per il processo Klinger, c’era il giudice Gaetano Tanzi il quale, ovviamente, ha dovuto rinviare considerato che non poteva essere a conoscenza del relativo fascicolo. Una situazione, quella del Tribunale di Latina, piuttosto grave e critica, vista la penuria di magistrati. Servirebbe un intervento ministeriale o comunque governativo, ma è probabile che non siano queste le priorità nelle sfere alte della politica nazionale e pontina.

D’altra parte, come il processo Klinger, sono stati rinviati altri importanti processi. Sempre il giudice monocratico Tanzi è stato costretto a rinviare, infatti, il processo per omicidio colposo (tre imputati) della piccola Sara Francesca Basso, annegata in una piscina a Sperlonga il 12 luglio 2018.

Insomma, circostanze ormai divenute ordinarie ma che hanno poco di sostenibile tanto più che il processo che vede come unico imputato per truffa aggravata l’ex Presidente Umberto Klinger (88 anni), dominus della storica azienda pontina specializzata nella produzione di sedili eiettabili e componentistica per il settore aeronautico, Sicamb Spa, è praticamente finito. Mancherebbero le discussioni delle parti e conseguentemente la sentenza finale del giudice.

Umberto Kilnger è difeso dall’avvocato Gatti, mentre i lavoratori della Sicamb sono difesi da tre avvocati: 29 di loro dall’avvocato Donnarumma, 4 dall’avvocato Odolinto e un unico lavoratore dall’avvocato Marchetti. In tutto 34 parti civili che aspettano di sapere un esito che era ad un passo e che invece è praticamente slittato di due anni. Senza contare l’ombra della prescrizione.

Nel merito del processo, come noto, secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore di Latina Giuseppe Miliano (oggi non presente in aula e sostituito da una collega), tramite artifici e raggiri, Sicamb Spa avrebbe fatto risultare regolari le buste paga che venivano consegnate ai dipendenti nella parte che recava l’indicazione/attestazione dì avvenuta devoluzione dei relativi importi e contributi destinati al Fondo pensione di categoria denominato “Cometa” al quale i lavoratori aderenti erano iscritti, ma che in realtà non venivano versati.

I soldi trattenuti sono riferiti per quasi tutti i lavoratori parti civili, la cui denuncia ha dato il là all’indagine della Procura, nei periodi che vanno dal 2008 al 2018. Un arco di dieci anni in cui ci sono lavoratori che si sono visti sottrarre, almeno per quanto ipotizzano gli inquirenti, somme di 25mila euro con punte massime di oltre 50mila (anche se ci sono dipendenti che contestano somme superiori trattenute ma che non sono al momento tra le parti offese). Il danno per i lavoratori con il Tfr menomato ammonta a quasi un milione di euro: per l’esattezza a poco più di 925mila euro.

Per tale ragione, l’ex Presidente Klinger – ora sostituto alla guida dell’azienda dal figlio Giorgio Klinger – è imputato per truffa aggravata in concorso.

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A novembre scorso, il rinvio al maggio 2023 non fece piacere ai lavoratori della Sicamb che annunciarono per oggi una manifestazione davanti al Tribunale. Di manifestazione non s’è vista traccia, mentre in aula erano presenti appena due lavoratori divenuti parte civile, segno che l’attesa estenuante dei processi e i tempi allungati tolgono speranza e passione anche a chi ha lottato duramente per i propri diritti.

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