Celentano al tavolo dell’Ance: “Fare rete e istaurare un rapporto partecipativo con le associazioni per le scelte strategiche di sviluppo del territorio”
Oggi pomeriggio la candidata sindaco Matilde Celentano ha incontrato il presidente di Ance Latina Pierantonio Palluzzi, il presidente della Cassa Edile Riccardo Cerilli e il direttore generale della Cassa Edile ed Esel Cpt Simone Vaudo. Si è trattato di un confronto collaborativo sulle esigenze del settore edile e le ipotesi di sviluppo della città di Latina.
L’evento ha avuto luogo nella sede Ance di via Farini, alla presenza dei giornalisti e degli imprenditori del settore.
La candidata sindaco di centrodestra, rispondendo alle domande della categoria, ha voluto pubblicamente esprimere la sua gratitudine all’Ance per aver donato al territorio pontino il progetto per la realizzazione del nuovo ospedale di Latina. “Non ho motivo di dubitare – ha dichiarato – che la Regione Lazio, oggi rappresentata dal presidente Francesco Rocca, predisponga tutti gli atti necessari all’apertura del cantiere di quest’opera di importanza strategica e funzionale ad un’offerta sanitaria di alto livello”.
Celentano ha sottolineato che, appena ieri, è arrivato a Latina il ministro della Salute Orazio Schillaci il quale ha garantito che il nuovo ospedale si farà, in accordo con il presidente Rocca. “Aggiungo che ieri, il ministro Schillaci ci ha dato un’altra bella notizia: 20 milioni di euro per la ristrutturazione e l’ammodernamento del Goretti”, ha affermato la candidata”.
Nel corso del suo intervento, Celentano ha apprezzato le associazioni di categoria presenti e i protocolli d’intesa con le varie istituzioni, tra cui quelli per la legalità e la sicurezza nei cantieri: “Dobbiamo fare rete con queste associazioni”.
“Il Comune di Latina necessita di una riorganizzazione per offrire servizi efficienti ai cittadini e alle imprese in tempi ragionevolmente brevi. Non è pensabile che per il rilascio di un’autorizzazione ci vogliono mesi, se non anni”, ha detto in un passaggio sollecitata dai relatori del tavolo dell’incontro.
La candidata Celentano ha evidenziato come l’edilizia, pubblica e privata, siano il motore dell’economia: “Siamo consapevoli – ha proseguito – che a Latina è tutto bloccato. Per questa ragione abbiamo previsto nel nostro programma di governo di rimettere mano all’urbanistica, partendo dalla riproposizione dei Ppe annullati nel 2015, sulla base delle indicazioni degli organi di controllo e con i necessari passaggi amministrativi”.
Sottolineata, da parte della candidata sindaco, la presenza di in città di un patrimonio immobiliare da rigenerare: “Abbiamo un’infinità di siti dismessi, un mercato annonario in centro da ristrutturare e da restituirlo alla sua funzione, da ripensare al riutilizzo di edifici storici, come ad esempio l’ex sede alla Banca d’Italia già acquisita al patrimonio comunale, per i quali saranno necessarie opere di adeguamento”.
Celentano si è soffermata sulla necessità di rimodulare la macchina amministrativa per un disbrigo delle pratiche di questo settore: “Ci sono cittadini, condomini, interi palazzi che attendono lo sblocco delle pratiche, delle certificazioni per procedere alle opere finanziate con i bonus edilizi. A vent’anni dall’ultimo condono edilizio, il Comune di Latina ha ancora migliaia di pratiche da smaltire”.
“Per il rilancio di Latina e della sua Marina – ha proseguito la candidata – serve riattivare anche la cantieristica, con progettazioni che vanno nella direzione della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Ben vengano i partenariati pubblico-privati per la realizzazione di opere strategiche di rilancio del territorio, della nostra provincia”.
Celentano ha concluso manifestando l’intenzione “come futura amministrazione di intraprendere un percorso continuo con tutte le associazioni di categoria: tavoli tecnici strategici periodici e programmatici in cui cercare soluzioni”. “L’obiettivo della prossima amministrazione – ha affermato – è fare rete anche e soprattutto per il rilancio economico della città. Voi avete bisogno del Comune per fare impresa, ma è il Comune che ha bisogno di voi. Delle vostre competenze, della vostra esperienza, della vostra visione”.