Il giovane cantautore di Latina lo ha ricevuto martedì scorso a Roma, nella Sala Protomoteca del Campidoglio
Il “Sette Colli” è un premio che da quindici anni viene assegnato, alla vigilia del derby Roma-Lazio, a personaggi dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria per la loro “romanità”. Ebbene, quest’anno a riceverlo è stato anche Andrea Del Monte perché nel suo libro-disco “Puzzle-Pasolini” si parla anche di Roma.
È stato premiato, martedì scorso, nella Sala della Promoteca del Campidoglio da Ninetto Davoli. Anche quest’ultimo però ha ricevuto lo stesso riconoscimento. Gli organizzatori lo hanno incaricato di consegnare il riconoscimento a Del Monte perché nello stesso libro-disco c’è anche una sua intervista con cui, oltre a ricordare il suo rapporto con Pasolini, fa riferimento, anche se di sfuggita, ad alcuni aspetti della Roma di una volta. Ma è nei tre racconti che lo arricchiscono, il disco-libro, che alcuni fatti, vecchi usi e costumi della Capitale trovano spazio.
Per esempio, nel suo racconto, Franco Tovo, uno degli attori del film “Mamma Roma”, scrive: “Capitava spesso che tra una ripresa e l’altra, andavamo con Pier Paolo a Porta Portese a comprare dei vestiti, tra cui quello chiaro che indossai nel film”. Invece, Silvio Parello, “Er pecetto” del romanzo “Ragazzi di vita”, racconta: “Ho incontrato Pier Paolo qui a Monteverde nel ’54, al campetto di Donna Olimpia, mentre giocava a calcio. Io avevo dodici anni e qui era tutta campagna romana non come adesso.(…) Ricordo infine quando andavamo giù al Tevere, ai piloni, a fare il bagno a Ponte Marconi, e veniva anche lui. Io facevo parte del gruppo dei ragazzi più piccoli, quelli più grandi non ci volevano, ci tiravano i sassi per mandarci via, era pericoloso. Infatti, ogni tanto qualcuno affogava”. Infine, Renzo Paris, scrittore e poeta, ricorda quando, prima di una trasmissione televisiva sui giovani e il Sessantotto, incontrò la prima volta Pasolini, anche lui invitato a quella trasmissione, ai cancelli della Rai. Oltre a Del Monte e a Davoli, sono stati premiati gli attori Enzo Salvi e Massimo Wertmuller, la cantante Silvia Salemi, lo youtuber Stefano Pollari, lo speaker dello Stadio Olimpico dell’As Roma Matteo Vespasioni, Paolo Alberto Faccini, autore del primo goal del campionato del secondo scudetto giallorosso, il giornalista ed editore Michel Emi Maritato, lo chef Bruno Brunori e gli ex calciatori Ubaldo Righetti e Angelo Gregucci.
A quest’ultimo è andato il riconoscimento “Roma&Lazio”, istituito in nome della sportività, amicizia e fair play, che ogni viene assegnato a un tifoso laziale eccellente. Promotore del Premio è Fabrizio Santori, consigliere segretario dell’Assemblea capitolina, e Fabrizio Pacifici che ha, tra l’altro, condotto la premiazione. Premiazione che si è aperta con l’esibizione di un quintetto di fiati della banda dell’Esercito Italiano, durante la quale poi è stato presentato il libro “L’anno magico” di Susanna Marcellini e Massimo Paravanti. Da ricordare che il libro-disco “Puzzle Pasolini” è un omaggio al poeta friulano. Pubblicato l’anno passato, in occasione del centenario della nascita dello stesso Pasolini, contiene ventuno interviste, tre racconti e undici canzoni. Andrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. Nel 2007, con il singolo“Il giro del mondo”, brano ispirato dal film“Il Grande Dittatore”di Charlie Chaplin, vince il Premio della critica al Festival“Il Cantagiro”. Al suo primo omonimo EP collabora John Jackson,storico chitarrista di Bob Dylan e l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes. Nel 2016, musica e canta la poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini. Nel 2015, sempre al poeta friulano, dedica il libro-disco “Caro Poeta, caro amico” e nel 2019 pubblica il disco-libro “Brigantesse – Storie d’amore e di fucile”, il cui l’album si apre con la lettura di una brano da parte di Sabrina Ferilli. L’anno passato ha vinto il Premio “Microfono d’Oro”, il Premio “Autore dell’Anno” e il Premio Speciale “Antica Pyrgos”, e quest’anno il Premio “Antenna d’Oro per la Tivvù”.