CISTERNA. SIMULA INCIDENTE STRADALE E TENTA DI UCCIDERLA: CONDANNA ANNULLATA

Corte di Cassazione, Roma
Corte di Cassazione, Roma

La Cassazione accoglie il ricorso per un giovane imprenditore di Cisterna: annullata la condanna per maltrattamenti

Non c’è mai stata abitualità quindi non ci sono mai stati i maltrattamenti ipotizzati. In queste parole nette la tesi difensiva per M.D.C, giovane imprenditore di Cisterna di Latina, portata a disposizione della Corte di Cassazione con il relativo ricorso dal suo avvocato difensore, Lorenzo Magnarelli, che ha illustrato lo stesso durante l’udienza del 16 febbraio alla Sesta sezione del Supremo Consesso.

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Avvocato del Foro di Roma Lorenzo Magnarelli

Accoglimento del ricorso che è stato perorato anche dalla Procura Generale. La Corte di Cassazione ha accolto la tesi difensiva annullando la condanna a carico del giovane imprenditore a due anni di reclusione per maltrattamenti irrogata in precedenza dal giudice del Tribunale di Latina, Francesco Valentini, e confermata successivamente dalla Terza Sezione della Corte di Appello di Roma.

Dalla Cassazione, invece, un ridimensionamento ulteriore dell’ipotesi originariamente formulata dalla Procura di Latina, ossia maltrattamenti culminati in un tentato omicidio posto in essere simulando un sinistro stradale. Già il Tribunale del Riesame di Roma accogliendo la richiesta dell’Avvocato Magnarelli aveva annullato il capo relativo al tentato omicidio. Ora, la Cassazione annulla quello relativo ai maltrattamenti.

Il periodo di custodia cautelare sofferta dal 39enne di Cisterna, con le relative implicazioni procedurali, copre intanto la minima pena per l’ipotesi residuale di lesioni. La Corte di Cassazione ha restituito, quindi, gli atti ad una diversa sezione della Corte di Appello di Roma che dovrà giudicare nuovamente l’ipotesi di maltrattamenti alla luce di quanto indicherà la Cassazione stessa.

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