Neonata morta per arresto cardiocircolatorio: il Tribunale di Latina emette due condanne e un’assoluzione
Una storia triste che vide la morte di una bambina neonata all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina nel 2014. Ad essere imputati due pediatri del nosocomio pontino, Silvia Venturiello e Alberto Scaini, e la pediatra di base della piccola, Mara Valente. Tutti e tre dovevano rispondere dell’accusa di omicidio colposo della piccola, originaria di Cisterna di Latina e morta a nove mesi per un complicità intestinale che portò all’arresto cardiocircolatorio.
La pediatra di base, difesa dall’avvocato Melegari, non sarebbe stata pronta a richiedere che la neonata fosse ricoverata al Santa Maria Goretti e, a loro volta, i pediatri dell’ospedale pontino, assistiti dagli avvocati Di Mambro e Federici, non l’avrebbero dimessa per essere trasportata al Bambin Gesù di Roma.
A fronte di una richiesta di condanna per tutti e tre gli imputati formulata dal Pm in 2 anni di reclusione, il giudice monocratico del Tribunale di Latina Clara Trapuzzano ha condannato Venturiello e Scaini a 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre ha assolto Valente.
I tre imputati avevano da sempre sostenuto, contrariamente a quanto prospettato dall’accusa, che hanno messo in campo tutte le loro forze per impedire che la neonata morisse.