Confermato domani l’incontro tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con Danilo Toninelli, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla questione dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina. L’evento avrà luogo domani a Roma, in Piazzale di Porta Pia, 1, la sede del Dicastero.
In seguito al rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso da parte del Consorzio privato Sis, il Presidente e Segretario del PD Zingaretti ha deciso per l’ultimo tentativo di convincere il Ministro Toninelli a perseguire il progetto dell’autostrada a pedaggio – una parola, pedaggio, che nel comunicato agli organi di stampa di questo pomeriggio da parte della Regione Lazio sparisce (come sempre è accaduto in questi sia nelle comunicazioni istituzionali che nella quasi totalità degli organi d’informazione locale di area pontina).
Zingaretti, all’indomani della bocciatura del progetto da parte sempre del Consiglio di Stato, coadiuvata dalla Banca d’Italia (si era al 13 settembre 2018) che ne aveva attestato il totale disequilibrio economico-finanziario tutto a favore del privato, aveva proposto immediatamente la sua soluzione: fare in house l’autostrada. In poche parole, aggravare ancor di più la situazione delle casse regionali, costruendo con i soldi pubblici l’infrastruttura. Una soluzione buttata lì, con la consapevolezza di non avere fondi e senza considerare che, di lì a poco, ossia a gennaio 2019, le competenze sulla Pontina sarebbero passate allo Stato, nella fattispecie ad Anas. E con una società come Autostrade del Lazio, al 51% dell’ente regionale, costruita ad hoc, e diventata un vero e proprio colabrodo (mai quanto la sua antesignana: la Arcea dei 20 milioni di danno erariale), per un progetto che fa acqua da tutte le parti. È così che, vistosi alle strette per le decisioni dei magistrati di Palazzo Spada, Zingaretti vede sempre di più prendere piede la svolta dell’adeguamento in sicurezza con il tesoretto stanziato per il progetto di Autostrade del Lazio: 468 milioni fermi al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che sarebbero ossigeno al fine di dare la spinta iniziale al miglioramento strutturale della disastrata Strada Pontina. Ad oggi, la parola spetta allo Stato, e sopratutto al Ministro Toninelli che dovrà decidere al più presto rispetto a una situazione drammatica che ha visto centinaia di morti sulle strade della SS 148.
Saprà il Ministro respingere una volta per tutte le proposte di Zingaretti? La forza politica di Toninelli, il Movimento 5 Stelle, è da sempre contraria all’opera e, invero, promuove l’adeguamento in sicurezza e la metropolitana leggera. Sebbene, anche all’interno del Movimento 5 Stelle, ci sono state alcune dissonanze come quelle della senatrice di Latina (è sempre nel capoluogo pontino che il pedaggio dell’autostrada pare unire proprio tutti), Marinella Pacifico, che ad ottobre scorso dichiarò di essere favorevole all’opera riscontrando l’applauso politico di forze da sempre a favore dell’opera. La senatrice non si è più espressa e da ambienti interni al 5Stelle è trapelato un certo imbarazzo per quelle posizioni pro autostrada a pedaggio.
Ma il nodo politico è rappresentato da Zingaretti e da una perseveranza verso quest’opera che, ormai, per lui, il suo partito, e le altre forze politiche latinensi, è diventata una ossessione. E dipenderà dalla capacità della compagine governativa pentastellata di imporre una scelta che, ora come ora, appare l’unica: adeguare la Pontina e renderla sicura, opponendosi politicamente alle mire verso l’autostrada che da trent’anni si caratterizza solo come grimaldello di politici in cerca di facili consensi elettorali. Una sorta di jolly da giocare nelle interviste in prossimità di appuntamenti alle urne.
Intanto, oggi, alla Pisana, Forza Italia ha ritirato la mozione n.150 presentata il 7 maggio concernente la “realizzazione autostrada Roma-Latina e Bretella Cisterna Valmontone” in seguito alle sollecitazioni dell’assessore regionale con delega alla Mobilità, Mauro Alessandri, il quale ha invitato la forza facente capo a Silvio Berlusconi di attendere gli esiti dell’incontro di domani richiesto dal Governatore del Lazio al Ministro Toninelli.