Comune di Roccagorga, Sindaco Piccaro decaduto per le dimissioni di sette consiglieri comunali. L’intervento di una dei firmatari, Lubiana Restaini
Leggo con sgomento e incredulità i post su facebook dell’ex assessore Andrea Orsini e del primo cittadino Nancy Piccaro. Dico con sgomento perché forse loro non sono a conoscenza di come funziona la macchina amministrativa e i meccanismi che innesca la caduta di un sindaco.
Un sindaco che mastica un po’ di politica, la prima cosa che deve fare dopo aver ricevuto una mozione di sfiducia, cosa che ci aspettavamo tutti a destra e a sinistra, era lo scioglimento della giunta, le dimissioni e la consultazione gruppo per gruppo, cosa che invece deve essere sfuggita alla Piccaro, la quale, dopo aver sfidato in consiglio comunale i consiglieri, ha continuato con il suo narcisismo sfrenato, pensando che tutto le fosse dovuto, oltre a mettere in campo delle azioni veramente vergognose contro la sottoscritta, che non sto qui ad elencare, ma durante una conferenza stampa per la presentazione del candidato regionale, ha detto alla presenza di tutti i cittadini di Roccagorga.
Le motivazioni che ci hanno portato, in blocco, a non aspettare il Consiglio del 9 e a decidere e a votare la mozione di sfiducia sono state il fatto che, da persone responsabili e che vogliono che gli elettori di Roccagorga ritornino al voto senza aspettare un altro anno di commissariamento, è stato quello che se noi avessimo aspettato le dimissioni del sindaco, sarebbero passati altri 20 giorni, in cui lei poteva ritirare le sue dimissioni e quindi non saremmo più rientrati nel termine previsto dal TUEL per poter ritornare a votare alla prima tornata elettorale utile che è quella del prossimo mese di maggio
Poi ci sono motivazioni altrettanto vere quali: un comune allo sbando, tutti i cittadini hanno davanti agli occhi un paese sporco, completamente al buio, un cimitero abbandonato e senza luce, nonostante i cittadini paghino regolarmente le luci votive, le strade piene di buche. Poi c’è una motivazione personale che mi ha spinto a fare questa scelta ed è stata il fatto che non ho condiviso la decisione di aderire al riequilibrio di bilancio, si potevano usare altre misure che avrebbero permesso ai cittadini di non vedersi aumentare tutte le imposte al massimo, ma soprattutto mi sarei aspettata che il sindaco condividesse anche con le minoranze questa scelta che inevitabilmente ricade sulle spalle di tutta la nostra comunità per i prossimi 15 anni, invece il sindaco, come sempre, dritta e senza consultare nessuno, a causa del suo narcisismo innato, ha portato avanti.
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Possiamo parlare della farmacia, dei bandi, dell’Azienda Vola, dove il sindaco era controllore e controllato, ma qui ci sono delle denunce e chi ha causato tutti questi debiti che l’azienda si porta nella pancia, poi sarà la magistratura a fare i dovuti controlli. Non si può accettare senza ribellarsi la chiusura della farmacia vicinale della zona Prati, il fatto che gli uffici sono completamente sguarniti di personale, la Piccaro non è stata neanche capace di approfittare del PNRR per poter assumere del personale, infatti essendoci stati alcuni prepensionamenti avrebbe potuto assumere 3 figure. Per non parlare dei progetti per i giovani del Servizio Civile, dove ci troviamo dentro come “tutor” dei politici, che svolgono il lavoro come insegnanti, ma non garantiscono le ore previste da progetto, senza perciò assicurare la formazione, aspetto fondamentale per questi ragazzi, che vengono lasciati allo sbando senza fare niente.
Per non parlare dell’Etnomuseo, della biblioteca, e di tanti altri servizi rivolti alla comunità ma che a Roccagorga non ci sono più.
Mai come durante il periodo di emergenza covid, lo Stato è stato vicino ai comuni e soprattutto ai piccoli comuni, a cui sono arrivate risorse ingenti per aiutare le persone in difficoltà nel pagamento degli affitti, ma i bandi non sono stati fatti. Sono arrivati fondi per aiutare le fasce più deboli e niente è stato fatto. Io stessa, con il supporto dell’ufficio tecnico, grazie ai finanziamenti per il dissesto geologico, ho portato nelle casse comunali svariate risorse che sono ancora lì ferme, non sono ancora stati emanati i bandi, anzi una parte di quelle risorse dovevano essere utilizzate per riaprire il cunicolo della chiesa.
La Piccaro parla di PNRR e di risorse, senza sapere da dove arrivano, avocando a sé la paternità. Anzi dicendo addirittura che durante il periodo del commissariamento il comune non ha partecipato a nessun bando, quando io stessa posso affermare con certezza il contrario. Ovviamente si assumerà la responsabilità di quanto afferma.
Quando sono stata eletta, ho ribadito il mio impegno sempre dalla parte dei cittadini, dei più deboli, dei più fragili, a difesa dei diritti, della legalità e del saper fare bene.
Servirà tempo per poter spiegare alla comunità le ragioni di questa scelta. Ma un bravo Sindaco è il sindaco di tutti e non di pochi, è un sindaco che smorza le polemiche per impedire il fomento di un odio e un clima di avvelenamento che non si respirava da tempi immemori, così come è necessaria una buona dose di coraggio per difendere i propri ideali e quelli della nostra comunità, assumendo decisioni difficili ma che nel tempo si riveleranno giuste e necessarie”.
Lo dichiara, in una nota, la consigliera comunale dimissionaria Lubiana Restaini (Forza Italia).