Al via il censimento delle botteghe e delle attività storiche: per rispondere c’è tempo fino al 14 febbraio. L’adesione è propedeutica alla costituzione di un albo regionale ed è indispensabile per poter beneficiare di contributi e misure di sostegno
Al via anche nel Comune di Fondi il censimento delle botteghe storiche. La ricognizione, dedicata alle piccole e medie imprese commerciali e artigianali da almeno 50 anni, si propone di valorizzare il tessuto produttivo del territorio locale, tutelare i mestieri a rischio estinzione, salvaguardare le pratiche di eccellenza e preservare la storicità degli antichi borghi commerciali.
A tale scopo, è stato pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Fondi un apposito avviso pubblico. I titolari delle attività economiche interessate dovranno presentare formale comunicazione tramite pec, compilando la modulistica scaricabile dal sito web dell’Ente.
Per rispondere all’avviso c’è tempo fino al 14 febbraio 2023. Le adesioni dovranno essere inviate all’indirizzo suapfondi@pecaziendale.it indicando nell’oggetto la dicitura “CENSIMENTO BOTTEGHE ED ATTIVITA’ STORICHE”.
“Al termine del censimento – spiegano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore alle Attività Produttive Stefania Stravato – l’elenco delle botteghe storiche verrà inviato alla direzione per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca della Regione Lazio. Verrà quindi istituito un albo regionale la cui iscrizione è condizione necessaria per poter beneficiare di contributi e misure di sostegno. Si tratta quindi di un atto fondamentale per tendere la mano a tutte quelle realtà storiche, del centro e non, che ancora sopravvivono nel nostro territorio ma che sono messe a dura prova dal progresso, dalla tecnologia, dall’industrializzazione e dall’importazione di prodotti di bassa qualità poi venduti a prezzi ridottissimi”.
Sono quattro le tipologie di botteghe e attività considerate storiche:
- locale storico: locali e botteghe connotati da valore storico-artistico e architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie, svolte continuativamente anche da soggetti diversi e in modo documentabile da almeno cinquant’anni;
- locale storico tradizionale, come individuato ai sensi dell’articolo 52, comma 1 bis, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) e successive modifiche;
- bottega d’arte e di antichi mestieri: botteghe nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquant’anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico, comprese quelle che richiedono l’impiego di tecniche di lavorazione tipiche della tradizione regionale, e attività artigiane e commerciali che hanno conservato antiche lavorazioni, prevalentemente manuali, e tecniche di produzione derivanti da tradizioni, usi o culture locali che rischiano di scomparire, ivi comprese le attività di restauro dei beni culturali e degli oggetti d’arte, dell’antiquariato e da collezione;
- attività storica e tradizionale: attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquant’anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione e di cui siano mantenute l’identità e le caratteristiche originarie dell’attività, restando ininfluenti l’eccellenza degli arredi, il valore storico, artistico, architettonico della bottega storica in cui detta attività si svolge.