Record mondiale assoluto per la rompighiaccio italiana “Laura Bassi”, che ha toccato il punto più a sud mai raggiunto da una nave, nel corso della campagna oceanografica della 38esima spedizione italiana del programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra).
La nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi” dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da una nave.
L’impresa si è concretizzata nell’ambito della campagna oceanografica della 38/a Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA. I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito fino a oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280′ S, il punto più meridionale mai raggiunto nel Mare di Ross in Antartide.
Lo scopo Scopo della missione è effettuare campionamenti nell’ambito di “Bioclever”, un progetto coordinato dall’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) del Cnr, grazie anche alla collaborazione dell’osservatorio marino MORSea.
Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per il 6 marzo 2023, mentre quello in Italia è atteso per la seconda metà di aprile 2023.
A bordo della nave comandata dal triestino Franco Sedmak, anche due Pontini, entrambi di Gaeta, l’ufficiale di coperta Felice Luongo e l’ufficiale di macchina Francesco Bellettini.
Il terzo ufficiale Davide Siciliano è un ex allievo dell’ITS Academy Fondazione Giovanni Caboto. Originario di San Vito dei Normanni (Br), Davide Siciliano è divenuto ufficiale a Gaeta neanche due anni fa. Ha frequentato l’ITS Academy Giovanni Caboto riuscendo a realizzare il suo sogno di divenire ufficiale di coperta.
Raggiunto telefonicamente dal direttore dell’ITS Clemente Borrelli, che ha voluto esprimergli i suoi complimenti, lo stesso ha dichiarato: “Vorrei iniziare nel dire che sono la persona più giovane di tutta la XXXVIIIª spedizione Antartica del PNRA di quest’anno. Ho sentito tanto parlare dell’Antartide durante la lunga traversata per Lyttelton, Nuova Zelanda (dove abbiamo effettuato operazioni di carico e imbarco del personale scientifico) ed ho sognato fino all’ultimo di poter fare questa incredibile esperienza. Grazie al Comandante, gli armatori ed ovviamente anche all’OGS, sono riuscito a rimanere a bordo anche per la spedizione Antartica. Nonostante non fosse in programma la mia permanenza a bordo sono riuscito a farcela, puoi immaginare quindi, l’emozione del venire a conoscenza che la nave arrivasse in Nuova Zelanda, di aver ricevuto il benestare da parte di tutti per poter rimanere e partecipare alla spedizione Antartica. Le emozioni che si provano qui sono indescrivibili, credo che nessuna foto e nessun racconto possa riuscire a trasmettere quello che si prova. L’esperienza che sto facendo qui è molto stimolante, ogni giorno è qualcosa di unico e formativo sotto ogni punto di vista, ho partecipato attivamente a tutte le operazioni scientifiche della nave che sono previste dal PNRA e da tutti gli Istituti partecipanti alla campagna navale.
Chiaramente dal punto di vista nautico è tutto nuovo, sto cercando di assorbire quanto posso dagli ufficiali superiori e dal Comandante. Bisogna mantenere sempre l’occhio vigile e prestare particolare attenzione al ghiaccio in cui ci si trova e alla velocità con cui si affronta. Negli ultimi giorni sotto la supervisione del Comandante ho avuto la possibilità di condurre la nave in mezzo ai ghiacci, per questo devo ritenermi una persona davvero fortunata. Ovviamente le nozioni acquisite prima di raggiungere questo grande obiettivo mi hanno permesso di affrontare questa esperienza unica. Ci tengo a ringraziare l’ITS Academy Fondazione Caboto di Gaeta per avermi accompagnato fino a pochi anni fa nel mio percorso formativo. Lo stesso che oggi mi ha permesso di raggiungere questo importante obiettivo”.