Inaugurazione anno giudiziario, il procuratore generale facente funzioni traccia il bilancio del 2022: all’attenzione la presenza della criminalità organizzata
“La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma conferma che nel territorio metropolitano di Roma, nell’area limitrofa e nel basso Lazio sono radicate numerose organizzazioni criminali e tra loro diversificate per quanto riguarda la struttura, i modelli operativi praticati e l’origine della forza di intimidazione”. Così, nella sua relazione all’inaugurazione dell’ anno giudiziario, il procuratore generale di Roma facente funzioni, Salvatore Vitello.
“In tale contesto, si configura quello che viene definito come pluralismo strutturale: alle organizzazioni mafiose di matrice autoctona si affianca una galassia criminale fatta di singoli o gruppi, articolazioni delle organizzazioni mafiose tradizionali.
Tali gruppi, proprio mediante la sistematica adozione del metodo mafioso, vengono ricompresi nel paradigma dell’associazione per delinquere di tipo mafioso aggiungendo che le risorse illecitamente ottenute dalle organizzazioni criminali vengono utilizzate per acquisire il controllo di attività imprenditoriale o per penetrare il mondo degli appalti.
In questo contesto l’azione di contrasto di fenomeni così invasivi del tessuto economico ed amministrativo, anche se non inseriti nel perimetro della criminalità organizzata, non può prescindere dall’attività di intercettazione, che potrà essere meglio puntualizzata per evitare indebite propalazione nei confronti di persone estranee al procedimento, ma senza restringerne l’uso, anche perché l’esperienza investigativa ha dimostrato abbondantemente che le intercettazioni disposte per delitti comuni, comunque gravi (come la corruzione) hanno permesso di disvelare pericolosi intrecci mafiosi”, ha concluso Vitello.