Nel pomeriggio di ieri, 20 gennaio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato distaccato di Gaeta hanno eseguito, su delega della Procura della Repubblica di Cassino, un’ordinanza di misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del relativo divieto di avvicinamento alla persona offesa dal reato, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, nei confronti di un uomo 55enne, residente nel sud pontino.
Il provvedimento cautelare è stato adottato al termine di una attività investigativa, all’esito della quale l’uomo è stato ritenuto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della consorte e della figlia conviventi, con condotta perdurante.
Gli accertamenti posti in essere dagli “specialisti” del Commissariato distaccato di Gaeta, sotto il coordinamento dei Pubblici Ministeri del pool “fasce deboli” della Procura, sono stati subito avviati a seguito della denuncia della vittima che, dopo aver richiesto l’intervento della Polizia presso l’abitazione coniugale.
La casa coniugale, infatti, è il luogo in cui si consumavano prevalentemente le condotte vessatorie. All’Ufficio di Polizia la vittima ha raccontato di subire, da diverso tempo, continue angherie, consistite in minacce e percosse, ad opera del coniuge. La donna, immediatamente escussa dagli investigatori in “modalità protetta”, ha aggiunto anche altri dettagli in merito alle violenze subite.
In particolare, la donna ha riferito che in diverse occasioni era stata picchiata dal marito, il quale, fin dall’inizio del matrimonio, ha assunto un atteggiamento autoritario, ponendo in essere situazioni tali da annullare di fatto la consorte. Quest’ultimo, soprattutto negli ultimi tempi, la insultava e minacciava pesantemente, arrivando anche ad esplicitare l’ipotesi di un omicidio-suicidio. Anche le immediate escussioni di alcuni testimoni hanno confermato gli episodi violenza.
Il quadro emergente è risultato assolutamente inquietante, considerato anche il fatto che l’uomo ha costretto la moglie ad un regime di vita insostenibile, farcito di vessazioni, sopraffazioni e privazioni di ogni genere, soprattutto economiche.
Alla luce del quadro indiziario raccolto dalla Polizia Giudiziaria, la Procura della Repubblica di Cassino ha richiesto e ottenuto, dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Cassino, la misura cautelare.
Ieri pomeriggio, 20 gennaio, il provvedimento restrittivo è stato quindi eseguito e, dopo gli adempimenti di legge, l’indagato è stato allontanato dalla casa familiare con le restrizioni derivanti dal divieto di avvicinamento alla vittima.