All’evento parteciperanno i candidati alla presidenza della Regione Lazio ovvero Alessio D’Amato, Francesco Rocca, Donatella Bianchi, Rosa Rinaldi, Sonia Pecorilli e Fabrizio Pignalberi. I primi passi per condividere una visione strategica di due province che non solo hanno molte cose in comune, ma rischiano di non evolversi a causa di un accentramento amministrativo regionale che guarda ormai solo a Roma. Le gravi emergenze degli ultimi tre anni, ovvero quella sanitaria causata dal Covid-19 e le attuali tensioni geopolitiche, la crisi energetica e il forte rialzo dell’inflazione hanno dimostrato la fragilità del tessuto economico e sociale della Regione Lazio.
È chiaro ormai che il modello attuale centralizzato non riesce a soddisfare le esigenze capillari dei territori, pertanto occorre ricreare una relazione organica fra sistema centralizzato e territoriale. La riforma costituzionale del 20 agosto 2013, relativa alle Province ha lasciato di fatto a quest’ultime poche funzioni fondamentali, lasciando al governo Regionale il compito di riassegnarle agli enti locali. Le sfide imminenti e quelle a lungo respiro sono tante, come ad esempio le Infrastrutture, la Sanità, le politiche attive del lavoro, la digitalizzazione e l’ambiente, tematiche che devono trovare una funzionalità di livello e di qualità.
Ha commentato Roberto Cecere – Segretario Generale Cisl Latina: “Occorre avere il coraggio di formulare una visione nuova, che vada nella direzione di rendere i territori il più possibile autonomi dal punto di vista amministrativo, capaci di coordinarsi in tempi rapidi ed efficienti, affinché le loro sfide vengano vinte senza ritardi burocratici. La riassegnazione delle funzioni strategiche alle province con competenze forti per andare ad una completa autonomia dalla Regione, con Roma Capitale che diventi effettivamente autonoma dalla stessa, per liberare competenze e risorse amministrative adeguate al nostro territorio e il ritorno del sistema di voto diretto ai cittadini per la nomina della giunta provinciale, sarebbe la via più giusta per rafforzare democrazia, sviluppo e coesione”. Grazie alle risorse del PNRR occorre investire le imponenti somme messe a disposizione dall’Unione Europea in maniera decisa, affinché il potenziale esistente si trasformi in una concreta crescita. Per fare ciò occorre pertanto un governo locale che attui e controlli tutti i progetti necessari per lo sviluppo dei territori, senza attendere inutili lungaggini burocratiche e politiche.
Commenta il Segretario Generale Cisl Frosinone – Enrico Capuano: ”Latina e Frosinone hanno insieme una importanza strategica. In questi anni di pandemia, le due province sono state accomunate da ritardi strutturali dove le soluzioni vengono completamente posticipate, per questo occorre stare insieme per dare risposte concrete ed immediate, affinché la crisi profonda che attanaglia il nostro territorio venga definitivamente sconfitta. Crediamo che il futuro Presidente della Regione Lazio abbia il compito di mettersi in ascolto per delineare interventi urgenti ed incisivi che rendano effettivamente autonome le realtà locali, lasciando a quest’ultime la responsabilità di cogliere le tante opportunità e di gestire in un modello partecipato il proprio sviluppo e le proprie funzionalità”.