Cadde da una scala mentre potava in una casa privata a Itri: condannata la proprietaria dell’abitazione dal Tribunale di Latina
Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha condannato per omicidio colposo a 2 anni di reclusone, con sospensione condizionale della pena, una donna di 78 anni, Lelia Pennacchio, di Itri, assistita dall’avvocato Zeppieri. La donna, proprietaria del terreno in zona Tarragona, è stata condannata anche al risarcimento dei famigliari della vittima che si erano costituiti parti civili e sono difese dagli avvocati Agresti, Mastrobattista e Maselli.
Paolo Pannozzo, la vittima, morì il 5 giugno 2013 in seguito a una caduta da una scala mentre era intento a svolgere lavori nella tenuta della donna, vicino al santuario della Madonna della Civita.
47 anni, padre di due figli, Pannozzo stava lavorando nella casa di campagna di Pennacchio e del coniuge, quando cadde a terra da un’altezza di circa tre metri. Soccorso, l’uomo rimediò un trauma cerebrale che si rivelò fatale, facendogli perdere conoscenza e costringendo gli operatori del 118 a far intervenire un’eliambulanza che da Formia lo condussero a Latina. Trasportato all’ospedale “Santa Maria Goretti”, le sue condizioni furono giudicate disperate.
L’uomo morì per le ferite riportate e il sostituto procuratore di Latina, Daria Monsurrò, aprì un’inchiesta a carica della Pennacchio, in qualità di proprietaria del fondo agricolo. La donna, secondo l’accusa, fece lavorare Pannozzo senza la corretta formazione per un lavoro di potatura e senza fornirgli gli adeguati strumenti e le giuste protezioni.
Il risarcimento danni per i famigliari sarà calcolato in sede civile.