Aggredita e picchiata dal compagno infermiere: esasperata la donna telefona ai Carabinieri, l’uomo si consegna in caserma
È durato circa due anni l’incubo di una donna di Latina che aveva intrecciato una relazione sentimentale con un infermiere originario di Sezze (in servizio all’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina), già gravato da un precedente di violenza nei confronti dell’ex moglie per cui aveva scontato la sua pena ai servizi sociali.
La donna, la sera del 1 gennaio, al culmine dell’ennesima aggressione, ha avuto la forza di telefonare ai Carabinieri che, in seguito, sono intervenuti con la Sezione Radiomobile pronta a localizzare l’uomo. In realtà, lo stesso si è presentato da solo in caserma dopo aver capito che non vi era altra via. La donna, che era stata minacciata anche con un coltello, era riuscita scappare via in auto e a raggiungere la stazione di Latina Scalo dove sono arrivati sia il compagno che i Carabinieri. È a quel punto che il 50enne si è consegnato ai militari dell’Arma.
La donna, soccorsa dai militari e dal 118, presentava sul corpo diversi lividi e ed era in uno stato di choc che, in realtà, nascondeva non solo lo spavento dell’ultima aggressione ma due anni di sottomissione all’uomo, comprese le aggressioni e i maltrattamenti. Nell’ultimo episodio, avvenuto, come detto, l’1 gennaio, l’uomo avrebbe tentato di soffocare la donna con uno straccio.
E in questi anni, peraltro, la stessa donna aveva provato a rivolgersi a un centro anti-violenza, non trovando il coraggio di denunciare tutto alle forze dell’ordine, come non risulta abbia fatto neanche in questa ultima circostanza.
Ad ogni modo, stavolta, la donna è riuscita ad avvertire i Carabinieri della Compagnia di Latina che sono stati pronti a intervenire e spezzare un incubo che continuava da troppo tempo. Al momento l’uomo si trova in stato di fermo.