Secondo spazio espositivo per Mad nel quartiere Nicolosi e cinquantesima mostra in città del museo diffuso a Latina che propone Fabio Pantano in mostra proprio nella sua casa
Giovedì 5 gennaio alle 16:30 si potrà visitare la dimora dell’artista, stavolta completamente decorata dalla grande manualità di Pantano; una casa AD ARTE perché Fabio si spinge fino al dettaglio, il cassetto, la porta, lo specchio, la mensola, il letto a castello e si anche il lavandino, l’armadietto, tutto coloratissimo, pareti e suppellettili e naturalmente i quadri, le innumerevoli sculture, gli intarsi, basso e alto rilievi.
Sarà anche l’occasione per presentare il libro “Uno comune di cosa maschile singolare” uscito questa estate edito da Novecento. L’evento è curato da Fabio D’Achille che aggiunge la “Casa d’Arte Pantano” alla mappa del contemporaneo questa nuova sede (la numero 33) che sarà visitabile su appuntamento in via Emanuele Filiberto 42b nel lotto principale delle ICP nello storico quartiere operaio del centro storico.
“Uno comune di cosa maschile singolare” è il titolo dell’opera prima di Fabio Pàntano, che dichiara per il momento di non averne in programma altri. Il libro è un compendio di 9 racconti di fantasia e ben 41 poesie, realizzato dall’autore con un approccio immersivo e un linguaggio originalissimo ed esplicito. Proprio il linguaggio è la cifra stilistica di Pàntano che pro-pone un accento anche sulla seconda lettera del suo cognome per non rischiare che venga pronunciato in maniera errata. Il titolo allude ad una personalità comune ma singolare ed esplicitamente maschile, a sottolineare appunto un approccio di genere. L’ironia, il paradosso, la fantasia, l’amore per la famiglia, per l’arte, per i rapporti eterosessuali, le sue passioni in vita e persino la sua professione, sono al centro della narrazione. La scienza, il progresso, le trasformazioni e perfino le mutazioni genetiche impregnano le sue storie a metà tra un’autobiografia e un flusso d’inconscio auto celebrativo quanto colpevolizzante. Avventure, fughe da relazioni familiari e complicità erotiche riempiono gli ultimi racconti e l’immaginario di Pàntano, anche se nella poesia il linguaggio è più ermetico e sembra cercare più un’armonia umana che ritmica.