Un debito fuori bilancio di oltre 400mila euro per il Comune di Terracina condannato dal Tribunale di Milano
Il Commissario straordinario, Francesco Antonio Cappetta, ha deliberato con i poteri del consiglio comunale l’approvazione di un provvedimento che riconosce un debito fuori bilancio da 424.141 euro.
Il debito scaturisce da una sentenza del Tribunale di Milano in ordine a un sinistro stradale drammatico in cui perse la vita il 5 agosto 2015 il 22enne Daniele Tonino nei pressi di Borgo Hermada.
Il giovane uscì di strada con il suo scooter schiantandosi contro un palo della Telecom in via Circondariale. Quando fu lanciato l’allarme era ormai troppo tardi, il ragazzo si trovava a terra senza vita in seguito all’incidente avvenuto molto tempo prima senza che nessuno si accorgesse e chiamasse i soccorsi.
A febbraio 2017, a poco meno di due anni dal fatto, il Settore Contenzioso del Comune di Terracina espresse il suo diniego, in via stragiudiziale, nei riguardi dell’istanza di risarcimento danni avanzata dai genitori del ragazzo deceduto che avevano individuato sin da subito, nelle condizione della strada, la causa della corsa finita in tragedia del figlio.
Ad ogni modo, i genitori del ragazzo hanno fatto causa al Comune di Terracina (regolarmente costituitosi in giudizio) e alla Telecom Italia SpA di fronte al Tribunale Ordinario di Milano così da ottenere il risarcimento dei danni subiti per la perdita del figlio, quantificati, in via indicativa, in 877.362 euro, a titolo di danno da lesione del rapporto parentale, oltreché a danno biologico, rivalutazione, interessi, spese funerarie e spese di lite.
Il 2 agosto 2022, praticamente a 7 anni dall’incidente, il Tribunale di Milano hanno riconosciuto il concorso di colpa nella misura del 50%, condannando il Comune di Terracina al pagamento, nei confronti dei genitori, delle somme, rispettivamente, di 202.216 euro e 188.662,87 euro a titolo di risarcimento danni, oltreché interessi compensativi al tasso annuo medio dello 0,5% sulle somme rivalutate dalla data del sinistro alla data della sentenza e gli interessi al tasso legale, sulle medesime somme rivalutate, dalla data della sentenza al soddisfo.
Inoltre, il 50% delle spese delle due consulenze tecniche (una tecnica e una medico-legale) espletate in corso di causa e il 50% delle spese di lite.
Contra la sentenza del Tribunale meneghino, il Comune di Terracina ha ricorso innanzi alla Corte di Appello di Milano chiedendo, previa sospensiva, la riforma integrale della pronuncia di primo grado. L’udienza è stata fissata il 14 marzo 2023.
Nel frattempo, poiché in ambito civile la sentenza diventa esecutiva sin da subito, il Comune di Terracina è costretto a pagare i genitori. Ecco perché il Commissario ha deliberato il riconoscimento del risarcimento danni, approvando un debito fuori bilancio per la cifra complessiva di 424.141: tolti oneri e spese varie, al padre del ragazzo andranno 211.410 euro, mentre alla madre spetteranno 197.239 euro.