Smontaggio dehors, l’intervento del Capogruppo PD Giancarlo Massimi e del Segretario del Circolo Luca Mignacca
“Sul tema dei Dehors torna ancora una volta il Partito Democratico. Lo avevamo detto da tempo – dichiarano Massimi e Mignacca: far smontare i dehors non era la soluzione giusta: lo conferma, se mai dovesse esserci qualche dubbio, il recente provvedimento del Governo Meloni”.
“Fino ad oggi – affermano gli esponenti del PD – la proroga delle occupazioni scadeva al 31 dicembre 2022 ma ieri, con un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini legislativi e che era da tempo nell’aria, il termine è stato spostato al 30 giugno 2023.
Nello specifico – sottolineano il Capogruppo ed il Segretario – il Decreto Legge proroga al 30 giugno 2023 “la possibilità per i pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, di posare in opera temporaneamente, senza previa autorizzazione, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività degli esercizi stessi”.
“Il tema della proroga era all’o.d.g. della Presidenza del Consiglio dei Ministri da tempo – continuano – per questo il Partito Democratico unitamente ai colleghi della minoranza avevano chiesto in Conferenza dei Capigruppo, di prendere tempo evitando di penalizzare le attività economiche e l’occupazione. Oltretutto – sottolineano – le disposizioni riguardano non solo i dehors, ma anche le diverse occupazioni a qualsiasi titolo.
Da un lato l’Amministrazione Comunale – dichiaramo Massimi e Mignacca – nello scorso Consiglio Comunale ha eluso le risposte alle interrogazioni sui costi delle manifestazioni natalizie, dall’altro ha intimato preventivamente agli operatori economici di smontare i dehors penalizzando, di fatto, le attività che non possono usufruire di spazi chiusi all’aperto nel periodo invernale.
Ancora una volta – dichiarano – le fattive proposte delle minoranze sono state ignorate, mettendo in seria difficoltà gli operatori. Pertanto – concludono gli esponenti del PD – chiediamo la immediata Convocazione della Conferenza dei Capogruppo o la Commissione Attività Produttive affinchè la Giunta torni su i suoi passi.
Non è forse logico e ragionevole – concludono gli esponenti del PD – garantire la permanenza dei dehors portando parallelamente avanti le istruttorie delle pratiche di adeguamento affinchè dismissione e nuova installazione avvengano contestualmente?“.
“Come Consiglieri di minoranza ci associamo alle dichiarazioni del collega Massimi del PD. Come già osservato mesi fa alla conferenza dei capigruppo quando chiedevamo un periodo di transizione per l’applicazione delle norme sui dehors, oggi a maggior ragione ci aspettiamo un tempestivo intervento amministrativo dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del decreto-legge che ha introdotto i disposizioni urgenti in materia di termini legislativi tra cui la proroga al 30 giugno 2023 per la possibilità per i pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, di posare in opera temporaneamente, senza previa autorizzazione, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività degli esercizi stessi. Chiederemo immediata convocazione della Commissione AA.PP. per aver chiarimenti sul quadro complessivo perché ci troviamo davanti a un centro città “spogliato” in cui continuano gli smontaggi dei dehors corredati dai conseguenziali controlli della Polizia Locale. L’Amministrazione Mosca sta dimostrando una carente volontà amministrativa nel tutelare gli interessi legittimi degli operatori commerciali e non è in grado di recepire con la doverosa celerità i dispositivi approvati dal governo centrale come se vivessero nell’autoreferenzialità in un mondo a parte”.
Lo dichiarano i consiglieri comunali d’opposizione Vincenzo Avvisati e Maurizio Lucci.