Dopo le varie sollecitazioni dei cittadini e dei partiti politici è arrivato il no all’inceneritore di Santa Palomba (Pomezia) da parte dell’amministrazione comunale di Aprilia. Ma per i Cinque Stelle è un diniego poco credibile
“Un no dato in pasto alla stampa quasi come a tacitare l’opinione pubblica dopo le tante critiche ricevute, da forze politiche e non, in merito all’inerzia sul tema. Schierarsi sugli organi di stampa non ha nessuna rilevanza e rimane carta straccia se non è seguito da una posizione d’indirizzo in delibera. Chiediamo, dunque, alla maggioranza Terra un ulteriore passaggio e cioè quello di approvare una mozione in consiglio ed esercitare un’azione di indirizzo dove si esprimono posizioni e giudizi chiari in merito.
L’ideale sarebbe, se non si vogliono più impiantistiche sul territorio, in attesa di una legge nazionale, deliberare un Piano per il consumo del suolo e/o di governo del territorio, oltre che chiedere integrazioni del PTPR regionale magari con integrazioni del Piano regolatore, attraverso delibere di Consiglio comunale.
È importante ricordare ai lettori che la maggioranza è costituita anche da 2 consiglieri e un assessore di Azione, partito quest’ultimo che ha più volte espresso parere favorevole sia a livello nazionale che regionale sugli inceneritori come soluzione al problema rifiuti. Quindi, ritornando all’introduzione, che credibilità ha il no di questa maggioranza al termovalorizzatore se poi elegge a presidente della commissione ambiente un rappresentante di Azione, il partito degli inceneritori e delle discariche?
Sempre riguardo al tema dei rifiuti e della attuale maggioranza abbiamo ascoltato in questi giorni l’intervista del consigliere provinciale Vincenzo Giovannini (Italia Viva), in cui afferma che una volta costituiti i vari EGATO si potrà avviare un discorso di “collaborazione”, tra chi ha più impianti e chi meno… tra ambiti. Secondo Giovannini con la costituzione degli stessi si aprirà un “nuovo mondo”. Una nuova fase insomma. Ci sembra di capire, dalle parole del consigliere, (sperando di essere smentiti) che i rifiuti continueranno ad essere spostati, trasferiti e importati; un problema soprattutto per quei territori come quello Apriliano, dove gli impianti insistono.
Impianti questi ultimi, autorizzati, poco osteggiati dagli amministratori locali, sovradimensionati rispetto alle reali esigenze di un intero ambito territoriale e probabilmente anche realizzati in assenza di pianificazione.
Affermazioni che ci preoccupano, poiché si avanza la possibilità di continuare a gestire il potenziale impiantistico autorizzato, attualmente disponibile nell”ATO di Latina, (quasi esclusivamente localizzato sul territorio di Aprilia), a servitù di altri territori, anche fuori ambito territoriale in netto contrasto con quelle che sono le direttive del testo unico ambientale TUA, art. 182 bis (Principi di autosufficienza e prossimità), e con l’art. 5 della legge sugli ATO secondo cui l’EGATO esercita, in particolare, il seguente compito: perseguire gli obiettivi per realizzare L’AUTOSUFFICIENZA e la PROSSIMITÀ nello smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti derivanti dal loro TRATTAMENTO, in conformità con quanto previsto anche nel Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Sottolineiamo come lo scopo degli ATO, una volta istituiti gli enti di governo, sia quello per cui gli impianti di trattamento e di smaltimento dovranno esclusivamente trattare e smaltire i rifiuti del territorio dell’ambito stesso; pertanto, chiediamo al consigliere provinciale Vincenzo Giovannini di chiarire a riguardo. Probabilmente non abbiamo capito, oppure abbiamo mal interpretato.
Oltretutto vogliamo evidenziare come gli impianti dei privati sul territorio pontino intanto vanno avanti tra ampliamenti e aumenti degli stoccaggi, mentre i sindaci e la politica in generale gongola e si cimenta in estenuanti discussioni; la politica, al netto di proclami e intenzioni a mezzo stampa, appare sempre più debole e incapace nel dare una linea efficace e sostenibile al problema dei rifiuti. In conclusione, il NO della maggioranza Terra all’inceneritore alle porte di Aprilia, se non supportato da azioni concrete, è solo demagogia”.
Lo dichiarano, in una nota, i Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati