“OMNIA 2”, CIMITERO DI SEZZE: TRE CHIEDONO IL RITO ABBREVIATO. UDIENZA AGGIORNATA A FEBBRAIO

cimitero Omnia
Una delle immagini captate dalle telecamere utilizzate nelle fasi di indagine dai Carabinieri

Caso cimitero a Sezze: oggi l’udienza preliminare in Tribunale di Latina per i 29 indagati dell’inchiesta “Omnia 2”

Era in programma oggi 20 dicembre l’udienza preliminare per il procedimento che vede come destinatari dell’avviso di concluse indagini ben 29 persone. A marzo e a settembre l’udienza preliminare era saltata per alcuni difetti di notifica nei confronti degli indagati. Il destino processuale per gli indagati non è stato ancora definito e ci vorranno probabilmente altre udienze: la prossima è fissata al 14 febbraio 2023.

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Si tratta, come noto, del processo scaturito dall’indagine Omnia 2 che l’anno scorso portò a una serie di misure cautelari, tra cui due arresti in carcere per l’ex custode del cimitero Fausto Castaldi e l’ex dipendente comunale dell’Ufficio Tecnico di Sezze Maurizio Panfilio. Tanta attesa per un processo che aveva visto emergere un caso che, nella primavera dell’anno scorso, portò alla fine dell’amministrazione guidata dall’ex primo cittadino Sergio Di Raimo.

Ad aver ricevuto l’avviso di conclusione indagine, oltreché Castaldi e Panfilio, il figlio dell’ex custode e titolare di un’impresa edile Antonio Castaldi (classe ’80) e i titolari delle agenzie funebri Gianni (classe ’69) e Giusino Cerilli (classe ’57), Alfredo De Angelis (classe ’61), Fausto Perciballe (classe ’65) e Gianluca Ciarlo (classe ’72). E ancora i marmisti Francesco (classe ’74) e Antonio Fanella (classe ’72), più l’imprenditore di Santa Maria Capua Vetere Andrea Redi (classe ’67).

A ricevere l’avviso conclusione indagine anche Antonio Piccolo (ex consigliere comunale), Angelo Tomei (finanziere), Amerigo Francesco FicaccioAntonio Di Prospero (ex vice sindaco di Sezze), Giuseppe “Pino” ReginaldiPaolo Rosella (vigile urbano), Giulia MastrantoniMattia Benvenuto (ex Comandante dei Carabinieri a Sezze), Adelfo NardecchiaLuigi TasciottiAntonio PerciballeAntonio FeudoAlberto TestaMassimo Tomei, Maria Letizia PozziLoredana Maria Margani e Daniela Cocco.

I reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, gli indagati, riguardano imputazioni per: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

A Castaldi, principale indagato e difeso dall’avvocato Antonio Orlacchio, viene attribuita anche l’ipotesi di reato di favoreggiamento della prostituzione, poiché, secondo l’accusa, in più occasioni, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avrebbe agevolato la prostituzione di una donna, organizzandole incontri sessuali con uomini (tra cui un indagato destinatario dell’avviso di conclusione indagine) presso la sua abitazione nella casa cimiteriale che le lasciava a disposizione.

Nell’udienza odierna, dinanzi al Giudice per l’udienza preliminare Giorgia Castriota, la difesa di tre indagati ha chiesto il processo col giudizio abbreviato: si tratta di Alfredo De Angelis, Alfredo Redi e Fausto Perciballe. A fare richiesta di costituzione di parte civile sono stati, già nella precedente udienza, il Comune di Sezze, l’Associazione Caponnetto e due privati cittadini: si tratta del proprietario di un loculo al cimitero setino e la donna che riceveva uomini nella casa del custode Fausto Castaldi per prestazioni sessuali. Quest’ultima si sente danneggiata dal clamore mediatico che la vicenda del cimitero di Sezze ha avuto su di lei.

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