La rassegna itinerante Le Passeggiate Poetiche, ideata e promossa dall’associazione Exotique di San Felice Circeo ritorna ad operare sui Monti Lepini rafforzando il connubio tra storia, cultura, arte e natura
Questa settimana Le Passeggiate Poetiche sui Monti Lepini prendono il via da Sezze, venerdì 18 novembre, all’imbrunire, con una camminata tra le viuzze dell’antico borgo e nella sua storia millenaria tra le leggende che la vogliono fondata da Ercole dopo aver vinto i Lestrigoni. Partendo da questa storia antica si arriva infine a scoprire la contemporaneità del laboratorio culturale di Matutateatro, una delle realtà artistiche più significative della provincia di Latina.
Fermenti creativi che nel 2007 si concretizzano nel MAT spazio-teatro, destinazione finale di questa Passeggiata Poetica e tributo al Teatro di provincia capace di valicare confini e disegnare nuovi orizzonti. Tra le mura del MAT spazio-teatro andrà in scena “Eneide. A Sound Film”, una produzione di Matutateatro tra teatro e musica elettronica, ispirato al Libro XI dell’Eneide virgiliana. Nasce come un lavoro sulle immagini senza immagini: il testo antico è evocato soltanto dalla musica elettronica realizzata dal vivo e dalla parola detta in scena che espande la potenza del testo virgiliano nella contemporaneità. In questa armonia, la rappresentazione si conclude in un banchetto a base di zuppa e prodotti tipici locali consumati insieme agli artisti negli stessi locali del MAT.
Sabato 19 novembre partiremo dalla Fattoria Etica di Montagna Valle Pepe, custode del territorio e delle sue tradizioni, un luogo che si muove in perfetta sintonia con Le Passeggiate Poetiche per preservare le peculiarità dei Monti Lepini, rispettando i tempi della natura, promuovendo la lentezza e le unicità di questo territorio. Lungo il percorso, alla Sorgente della Fota e del Rapiglio, si attraversano i muretti a secco, chiamati comunemente “macère”, pietre calcaree disposte in modo circolare a protezione dell’antico villaggio ormai scomparso, oggi terreno libero per il pascolo dei cavalli che vi gironzolano indisturbati.
Il pomeriggio è dedicato alle botteghe artigiane che hanno ripopolato il centro storico di Bassiano per dare spazio al racconto di artigiani, liutai e artisti. Dopo la visita al Museo delle Scritture Aldo Manuzio La Passeggiata Poetica si conclude all’Auditorium Comunale con il concerto di Massimo Gentile: “Dal forte piano al jazz”, racconto appassionante che dalla nascita del “forte piano”, nel 1700, ci porta fino all’attualità dei nostri giorni per un omaggio al jazz di Dave Brubeck.
Domenica 20 novembre con passo lento e rilassato da Bassiano si procede in direzione di Sermoneta attraverso il bosco di Selvascura caratterizzato da un rigoglioso lecceto, un luogo magico nelle valli che fanno da confine tra i due antichi borghi. Una specie di aura antica sembra risuonare tra gli alberi e i sentieri percorsi per secoli dalle popolazioni locali come dai pellegrini e viandanti. Calpestando la Via Francigena del Sud, ci si insinua nella parte più intima dei Monti Lepini, dal latino lapis, pietra calcarea, da cui si può ammirare tutta la grazia selvaggia del paesaggio lepino e del pre-Appennino laziale adornato da lecci secolari assimilabili a “eremiti e combattenti” come scrisse Hermann Hesse.
Guardando le vette brulle e sassose circondate dai boschi di faggio, ci si ritrova tra asprezza e dolcezza, crinali sassosi e versanti lussureggianti. Ed ecco che appena fuori il borgo medievale di Bassiano si raggiunge il Santuario del Crocifisso e l’annessa Grotta di Selvascura, scrigno spirituale misterioso, custode di simbologie e pitture risalenti al XIV secolo, caratterizzato da un ambiente ipogeo dove gli elementi naturali narrano silenziosi un paesaggio isolato che pretende sensibilità. Sulle pareti gocciolanti e umide si susseguono scene di bovini, cinghiali, arcangeli, annunciazioni e benedizioni. Il cammino riprende a mezza costa, tra paesaggi sospesi sopra l’Abbazia cistercense di Valvisciolo e l’abitato di Norma, che dalla mitica rupe domina la pianura pontina, per avvicinarsi sempre di più ad una “fotografia” suggestiva, il borgo di Sermoneta che porta in trono il mitico Castello Caetani.
Alla Loggia dei Mercanti, tra un dedalo di vicoli e piazzette che sembrano riportare indietro le lancette dell’orologio di secoli, il programma della giornata si conclude con il concerto dei Filamistrocca.