Sabato 12 novembre ore 18 alle Porte del Parco a San Felice Circeo Carlo e Renzo Piano presentano la loro Atlantide. Padre e figlio, archistar e romanziere, in un talk show sul mare, sulla natura, sull’uomo. In contemporanea il lancio del festival del mare dal titolo Maree
Il mare, l’ambiente, la natura. La tutela e il rispetto dell’ecosistema. E la volontà di convivere con esso. Questi i temi al centro dell’incontro che vedrà protagonisti il giornalista e scrittore Carlo Piano, suo padre l’archistar Renzo Piano (in videocollegamento da Genova), Angelo Favaro, professor di Letteratura italiana all’università Tor Vergata, coordinati dallo scrittore e giornalista Gian Luca Campagna e da Alessandro Vizzino, scrittore.
L’appuntamento dal titolo “Alla ricerca di Atlantide” è per sabato 12 novembre alle ore 18 presso la Porta del Parco a San Felice Circeo in piazza Lanzuisi, con ingresso libero, e con il sindaco Monia Di Cosimo e il vicesindaco e delegato agli eventi Luigi Di Somma a fare gli onori di casa con i saluti istituzionali. L’evento dal titolo ‘Alla ricerca di Atlantide’ verrà trasmesso in diretta streaming sui canali social di shopzy.it all’interno del talk show “Guerra e pace”.
Gli spunti di questo incontro che si snoderà come un autentico salotto letterario saranno dati dai libri “Atlantide – Viaggio alla ricerca della bellezza” e da “Il cantiere di Berto”. Il primo è stato scritto a quattro mani da padre e figlio, Renzo e Carlo Piano, il secondo da quest’ultimo. Un viaggio meraviglioso alla scoperta del mondo solcando i mari, ecco cos’è ‘Atlantide’: Ci vuole un’intera vita, anche lunga se possibile, per imparare, capire e mettere tutto assieme, per riuscire a fare forse una sola cosa che sia quella giusta. Forse un edificio in cui mettere i desideri della gente, l’invenzione del costruttore e la poesia degli spazi. E per poterlo fare bisogna aver conosciuto tante persone, aver calpestato tanti luoghi in silenzio. Bisogna aver viaggiato, sofferto, letto tante pagine di libri, aver avuto tanti amici e forse anche aver rubato loro qualche idea. Essersi commossi di fronte alla bellezza e sdegnati davanti all’ingiustizia, e anche spaventati di fronte alla guerra.”
Comincia un giorno d’estate al porto di Genova, a pochi passi dallo studio di Punta Nave, il lungo viaggio per mare di Renzo Piano e di suo figlio Carlo. A guidarli è un desiderio mitico e ancestrale: salpare e prendere il largo alla ricerca di Atlantide. Atlantide è la città perfetta, perché ospita una società perfetta. Questa è la sua bellezza, preziosa e inafferrabile.
Renzo Piano, con gli occhi di chi sa misurare la terra ma anche le infinite geometrie del mare, ritorna nei luoghi in cui ha costruito le sue opere, tasselli nella ricerca infinita e necessaria della perfezione. Naviga con suo figlio nel mezzo del Pacifico, sulle rive del Tamigi e della Senna, raggiunge Atene, il Golden Gate Park di San Francisco e la Baia di Osaka. Cercando la bellezza, trova l’imperfezione che ogni progetto porta con sé. Allora non resta che continuare il viaggio”.
E poi c’è un omaggio alla città di Genova, che odora di mediterraneità, in cerca di riscatto con ‘Il cantiere di Berto’: “una corsa contro il tempo per ricostruire il ponte crollato a Genova, un amore che si affaccia quando i capelli stingono nel bianco. E un cane che non ha nome. Ci vuole coraggio per decidere il nome di un cane. Ci vuole tanto coraggio anche per sfiorare le labbra di una donna, quando se ne è dimenticata la dolcezza. La vita di Berto, professione geometra, enigmista per passione e tante altre cose, sta per cambiare. Questo, almeno, lui spera. Sono i mesi frenetici del grande cantiere sul Polcevera, dove tra le macerie germinano come steli le diciotto pile che sorreggeranno il nuovo ponte. I riflettori sono puntati su Genova, governanti d’ogni casta sfilano in passerella, la gente si assiepa davanti al recinto per assaporare la rinascita del viadotto. C’è bisogno di riscatto”.
A latere del talk show verrà lanciato il festival MAREE, che come si può immaginare abbraccia il grande fratello blu. MAREE si incastona nella vita di San Felice Circeo come un premio contenitore che esalta la cultura del mare in tutte le sue forme e contenuti, prevedendo una grande promozione della città e del territorio, esaltando le sue assolute peculiarità (la scelta dell’uomo di Neanderthal di vivere qui in una forma di comunità seppure primordiale, il viaggio di Ulisse e il suo soggiorno con la maga Circe, i pirati saraceni comandati dal bey Barbarossa, le nobili famiglie e le torri costiere, l’epopea della bonifica idraulica e la vocazione marinara del borgo, l’attività della pesca e le sue declinazioni nella cultura popolare) e dandole amplificazione a livello regionale e nazionale.