Comuni del Lazio esclusi dal bando di Rigenerazione urbana, La Penna: “Necessario un intervento del governo”
Anche il Lazio è tra le regioni escluse dai fondi del Governo messi a bando per la rigenerazione urbana nei Comuni sotto i quindicimila abitanti. Sui 326 Comuni della nostra regione ad aver presentato istanza di finanziamento, nessuno è stato ammesso al contributo.
“Il problema non risiede nella qualità dei progetti proposti, ma nei criteri con cui si è stilata la relativa graduatoria. Proprio in queste ore – afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Salvatore La Penna – ci stiamo attivando con i parlamentari e gli eletti del nostro collegio per interrogare il governo su una rapida risoluzione che permetta di sanare questo vulnus”.
Calabria, Campania, Marche, Puglia e Sicilia sono le uniche regioni premiate che potranno disporre dei 300 milioni di euro assegnati attraverso il bando. Successivamente alla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi da parte del Ministero dell’Interno, avvenuta nella serata di giovedì 20 ottobre, si sono mobilitati molti presidenti regionali dell’Anci e lo stesso presidente nazionale Antonio Decaro chiedendo al governo e al parlamento di sanare la falla.
“La graduatoria – spiega La Penna – è stata compilata utilizzando, tra gli altri criteri, un indice di vulnerabilità sociale segnalato più volte come non rispondente alla realtà dei territori. Questo ha causato l’esclusione dal finanziamento di intere regioni, aprendo la strada a potenziali situazioni di disparità”.
“I Comuni del Lazio richiedenti hanno prodotto, anche in forma associata, ottimi progetti di riqualificazione – sottolinea il consigliere dem – dimostrando grande capacità di sinergia e iniziativa. Le risorse stanziate dal bando consentirebbero interventi di riduzione dei fenomeni di emarginazione e degrado sociale, nonché di migliorare la qualità del decoro urbano e il tessuto ambientale. La nostra regione ha un gran bisogno di investire nella rigenerazione, soprattutto nei territori urbani marginali. Per questo ci stiamo muovendo perché anche i progetti degli enti locali del Lazio siano ricompresi nel finanziamento, a garanzia di un’equa distribuzione delle risorse e di una giusta rappresentanza regionale tra i beneficiari”.