Legge sull’omicidio stradale, Pappacena di Associazione Valore Donna: “Non solo pene più severe, ma anche deterrente per chi guida sotto effetto di alcol e droghe. La vita non è un gioco”
La morte del diciottenne Francesco Valdisseri – studente romano che ha perso la vita nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, investito da un’auto guidata da una giovane risultata positiva all’alcol test – rappresenta solo l’ultima, agghiacciante tragedia in ordine cronologico verificatasi negli ultimi mesi. Tanto sulle cronache nazionali quanto su quelle locali, infatti, ogni giorno siamo obbligati a leggere di drammi come quello che ha sconvolto la famiglia del diciottenne romano, tutti tristemente accomunati da un unico denominatore: la guida sotto effetto di alcol o droghe.
«Correva l’anno 2011 quando l’Associazione Valore Donna iniziò la sua battaglia per l’introduzione del reato di omicidio stradale, una legge pensata per rendere più severa la pena per tutti coloro che si mettono al volante in stato di ebbrezza, di alterazione psicofisica per l’assunzione di sostante stupefacenti, superano di oltre il doppio il limite di velocità o, ancora, provocano la morte di una persona» ricorda il Presidente Valentina Pappacena: «Tuttavia, la legge firmata dal governo Renzi nel 2016 non è nata con l’obiettivo di essere una vendetta per chi non c’è più, ma vuole fungere da deterrente per chi si mette al volante in stato di incoscienza dovuto all’assunzione di alcol o droghe. Chi guida in condizioni non perfette, infatti, sa bene che prima o poi potrebbe causare un incidente stradale».
“Ogni giorno seguo tante famiglie, mamme e papà che hanno perso un figlio o una figlia sulla strada a causa dell’incoscienza di qualcuno messosi al volante in condizioni non lucide“, prosegue la Presidente Valentina Pappacena.
“L’introduzione della legge sull’omicidio stradale è stato un primo, grande passo, un obiettivo per cui ci siamo strenuamente battuti e che solo dieci anni fa sembrava irraggiungibile; adesso però bisogna lavorare sulla sicurezza stradale e su campagne di sensibilizzazione, indirizzate soprattutto ai giovani. Troppo spesso questi ultimi si mettono al volante incoscienti di ciò che potrebbero causare se alterati da alcol o droghe: la tragedia verificatasi a Roma in settimana lo dimostra. Davanti a questi drammi non si può restare inermi a guardare” – chiosa Valentina Pappacena – L’Associazione Valore Donna continuerà con il suo impegno preso ormai da anni, battendosi per le tante famiglie delle vittime della strada. La vita non è un gioco“.