Acqualatina. Il Presidente dell’Ato 4 Stefanelli vuole recuperare le morosità fornendo strumenti al gestore idrico, ma la consigliera comunale ed ex sindaco di Formia, Paola Villa, ricorda: “Dal 2002 servizio inefficiente”
“Cercate di essere seri“, così esordisce in una nota, pubblicata sulla sua pagina Facebook, la consigliera comunale di Formia, Paola Villa, da sempre attenta e critiche nei confronti della gestione del servizio idrico da parte di Acqulatina Spa.
“È necessario acquisire strumenti per migliorare i rapporti del gestore Acqualatina con le associazioni dei consumatori e i cittadini…ricucire il rapporto non facile tra gestore e utenti”!, queste le dichiarazioni, riportate da diversi organi di stampa in questi giorni, dichiarazioni del Presidente del provincia di Latina Gerardo Stefanelli. In che modo vuole ricucire questo “non facile” rapporto il presidente della provincia nonché presidente dell’Ato4 Geraldo Stefanelli? Impiegando soldi e risorse per colpire i morosi, cioè solo i cittadini che non pagano la bolletta dell’acqua dimenticando che morosi sono anche le pubbliche amministrazioni ed esercizi commerciali, dimenticando che Acqualatina dal 2002 fornisce un servizio inefficiente e sotto diversi aspetti anche inadempiente”.
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“Eppure dal 7 maggio 2022 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già autorizzato Acqualatina a riscuotere coattivamente a mezzo ruolo i crediti vantati verso gli utenti morosi, trasformando di fatto la bolletta dell’acqua in una tassa pubblica. Eppure il 27 giugno 2022 gli aumenti tariffari dell’8,45% approvati dall’Assemblea dei Sindaci, presieduta da Stefanelli, sono stati fatti anche a “giustificare” il recupero delle morosità: 156 milioni di euro spalmati su tutti gli utenti dell’ATO4, così come pretendeva il gestore. Eppure a settembre 2022, quando l’Ato4 otteneva 40 milioni di euro da PNRR il dirigente Bernola insieme a Stefanelli affermavano che in parte questi soldi saranno usati per installare i contatori intelligenti, che oggi apprendiamo non essere tanto utili al recupero delle “dispersioni amministrative” e dunque a leggere i consumi effettivi ma a staccare l’acqua ai “delinquenti cittadini morosi”.
“Mi viene da suggerire un diverso atteggiamento al nostro presidente Stefanelli per “ricucire il rapporto non facile tra gestore e utenti”: lavori senza sosta nel portare la dispersione idrica dall’attuale 70% circa al…(45%) come chiede l’Autorità nazionale (ARERA) e che Acqualatina la smetta con interventi inutili (le solite cravatte intorno ai tubi); imponga al gestore l’erogazione di acqua pulita e potabile per 365 giorni all’anno e non solo quando non piove utilizzando le risorse economiche efficacemente e non spendendo 1.400.000mila euro per 4 pozzi che potranno erogare poco più di 90 litri al secondo in alcuni periodi dell’anno e in tubi che li disperderanno, inquinando anche le falde”.
“Infine – conclude Villa – chieda al gestore Acqualatina, che cosa è accaduto realmente presso il depuratore di Itri lo scorso mese di settembre e negli anni precedenti poiché le nostre spiagge e il nostro mare sono invasi da filtrini di depurazione civile che inquinando, deturpano il territorio mettendo in pericolo il nostro ecosistema e la salute.Non vedo altro modo per iniziare a ricucire “il rapporto”, altrimenti sarebbe preferibile non parlare di diritti delle fasce deboli, di diritto all’acqua, di bene comune e pubblico! Abbiate almeno la decenza di starvene in silenzio ed essere seri”.