Latina: evade dagli arresti domiciliari e compie una rapina. Arrestato dalla Squadra Volante, Baldascini rimane in silenzio
Dinanzi al Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota, il 20enne Matteo Baldascini, ormai habitué delle cronache giudiziarie pontine, ha deciso di rimanere in silenzio e avvalersi della facoltà di non rispondere. Difeso dall’avvocato Alessia Vita, il giovane, recentemente condannato per aver aggredito una ragazza al Lido di Latina e già ai domiciliari con l’accusa di stalking nei confronti di un coetaneo, non ha risposto sulle nuove accuse di rapina e evasione dai domiciliari.
Nella tarda mattinata del 13 ottobre, infatti, secondo la ricostruzione della Questura di Latina, Baldascini, nonostante fosse sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, si è allontanato dalla propria abitazione e, giunto nei pressi di un bar adiacente il Centro Commerciale “Latinafiori”, ha aggredito un uomo allo scopo di rapinarlo del portafogli, contenente circa 800 euro in contanti, nonché del suo smartphone del valore di circa 600 euro.
Solo il tempestivo intervento dei poliziotti della Squadra Volante, coordinati dalla Centrale Operativa Telecomunicazioni che aveva ricevuto la segnalazione, unito alla profonda conoscenza del territorio e dei suoi risvolti criminali, ha consentito di orientare le immediate indagini nei confronti del 20enne.
Alla vista degli Agenti, Baldascini ha tentato di dileguarsi, ma è stato immediatamente bloccato: tratto in arresto, il giovane rimarrà in carcere: già attenzionato dalla Polizia per rapine e violenza nell’ambito delle bande giovanili, il 20enne è nipote dell’omonimo nonno e figlio di Paolo Baldascini (leggi link di approfondimento) che ha scontato la pena per l’omicidio preterintenzionale di Giorgio Soldi pestato a morte nel 2008 in Piazza della Libertà. Un nome quello dei Baldascini che lo stesso giovane, nelle sue scorribande violente, spende per incutere timore.
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