L’assemblea Otuc (tutela dei consumatori) commenta la riunione insieme al Dirigente della Segreteria tecnica operativa Umberto Bernola
“Ancora una volta assistiamo, purtroppo, a una gestione non sempre corretta da parte di Acqualatina nei confronti degli utenti dell’Egato4. Nello specifico sin dal 2020, anno del Covid, il gestore ha preso iniziative di riduzione di alcuni servizi senza alcun avviso all’utenza. Più volte abbiamo chiesto un incontro in quanto abbiamo riscontrato gravi disservizi quali:
- Mancate risposte o trattamento con notevole ritardo dei reclami. Nel frattempo vengono inviati solleciti di pagamento e lettere di messa in mora con importi parziali sull’intero insoluto con la dicitura “l’importo insoluto a tutt’oggi ammonta a ….” indicando solo l’importo parziale e non quello reale. In tal modo non si comprendono le motivazioni e si disorienta l’utente.
- Non si comprende come vengono affidate le pratiche alle società di recupero crediti.
- Non si comprende come un utente che ha fatto richiesta di saldo e stralcio al gestore, riceve risposta da parte della società di recupero crediti.
- Abbiamo più volte chiesto, analiticamente anno dopo anno ovvero dal 2014 al 2021, l’importo numerico delle migliaia di metri cubi fatturati sia per l’acqua che per la fognatura e depurazione per il recupero delle somme investite e messe in fattura sotto la voce partite pregresse. Nessuna risposta con i dettagli richiesti.
- Abbiamo richiesto al gestore di conoscere nel dettaglio quali azioni ha promosso nei confronti dei comuni di Ponza e Ventotene onde evitare che costi aggiuntivi notevoli ricadono su tutta l’utenza. Si tratta di milioni di euro trasferiti o da trasferire in bolletta a causa di ritardi, ostacoli burocratici e giudiziari sollevati dall’amministrazione. Nello specifico le prese di posizione da parte degli amministratori locali hanno bloccato in più occasioni l’opera facendo lievitare i costi. Molto grave in particolare la situazione di Ponza dove a tutt’oggi non è stato possibile installare un dissalatore. Ne consegue che il gestore deve spendere circa 6 milioni di euro l’anno per il trasporto dell’acqua da Napoli a Ponza. I relativi costi incidono sull’articolazione tariffaria facendola aumentare del 4% per tutta l’utenza.
Ala luce di quanto su esposto è necessario e corretto che i cittadini fruitori del servizio vengano informati. Contestualmente richiediamo un incontro in presenza anche del dirigente della Sto Egato 4, in rappresentanza della parte pubblica , al fine di fornirci i chiarimenti opportuni”.
Lo dichiara, in una nota, il Presidente OTUC Antonio Villano.