OMICIDIO DOLOSO A SPERLONGA: CONCESSI I DOMICILIARI A MAGISTRI

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Tribunale di sorveglianza di Roma
Tribunale di sorveglianza di Roma

Concessi gli arresti domiciliari alla donna condannata con sentenza passata in giudicata per l’omicidio di Anna Lucia Coviello

Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso i domiciliari ad Arianna Magistri, 45 anni di Formia, la dipendente della Poste condannata per l’omicidio della collega Anna Lucia Coviello avvenuto il 16 giugno 2016 al parcheggio multipiano di Sperlonga..

La vittima, dipendente delle Poste, il 14 giugno 2016 venne uccisa all’interno del parcheggio multipiano di Sperlonga, secondo gli inquirenti dopo un lungo periodo in cui era stata sottoposta a stalking dalla Magistri, di Formia. Per il Tribunale di Sorveglianza la donna, condannata per omicidio, non deve più scontare la pena in carcere ma può farlo a casa. Per l’appunto, agli arresti domiciliari.

Il 16 luglio 2021, i Carabinieri del locale Comando Stazione di Sperlonga diedero esecuzione all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, nei confronti della 50enne, già sottoposta agli arresti domiciliari.

La donna doveva ancora espiare una pena residua di 9 anni e 3 mesi di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, l’interdizione legale durante la pena, per il reato di omicidio doloso.

Due giorni prima, sempre a luglio 2021, la Cassazione aveva emesso, in via definitiva, la sentenza per la lite che cinque prima aveva provocato all’interno del Parcheggio Multipiano di Sperlonga la morte di Anna Lucia Coviello, 63 anni di Terracina. 

Gli ermellini avevano condannato a 14 anni e 4 mesi di reclusione, con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, Arianna Magistri, l’impiegata di Formia la quale, al termine dell’ennesima lite dopo due anni di atti persecutori, strattonò e provocò la caduta della vittima la quale, dopo qualche giorno di ricovero in ospedale, morì.

La donna era stata associata alla Casa circondariale di Roma Rebibbia. Da qualche mese, Magistri non è più in carcere ma sconta la pena ai domiciliari.

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