Ferisce un uomo con due coltellate all’interno di un bar del centro di Itri: il Questore di Latina emette Daspo urbano
La continua attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della provincia ha consentito al Questore di Latina, Michele Spina, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, di dare tempestiva applicazione alle nuove forme di DASPO introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici.
Il Questore ha così emanato un Daspo Urbano nei confronti di un 51enne di Itri, già con precedenti di polizia, il quale durante una lite all’interno di un bar ha sferrato due coltellate ad un uomo, attingendolo ad una scapola e all’addome.
Leggi anche:
ITRI: GIOCANO A CARTE, LITIGANO E FINISCE CON UNA COLTELLATA
La vittima, trasportata all’Ospedale di Formia, è stata ricoverata in osservazione, fortunatamente non in pericolo di vita. Per tali fatti, la Stazione Carabinieri di Itri ha indagato l’aggressore in ordine ai reati di lesioni personali, minacce e porto di arma o strumento atto ad offendere.
E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di episodi violenti in luoghi ad alta affluenza di persone, – si legge in una nota della Questura di Latina – vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze nelle aree della movida di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, analogamente a quanto previsto dal Daspo sportivo.
Per l’uomo è scattato così il divieto, per il periodo di un anno, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo ricadenti nella zona della movida itrana.
In caso di violazione il destinatario rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.