“Fare Latina ribadisce la propria linea: o il centro destra si dimette in blocco oppure tutte le forze in consiglio comunale lavorino per dare un futuro alla nostra citta”
“Il balletto della sfiducia” non fa altro che rallentare il lavoro del nuovo governo cittadino che avrebbe bisogno di mettersi subito all’opera per cercare di correre ai ripari per tutte le criticità che, anche in queste ore, vengono segnalate in comune.
A questo proposito Fare Latina, chiamata in causa più volte nei dibattiti cittadini e sui social, interviene con una nota di Roberto Stabellini del Direttivo di Fare Latina.
“Odio doverlo dire, ma tutto quello che sta accadendo in queste ore noi di Fare Latina lo avevamo previsto da tempo, fin dalla notizia della candidatura di Vincenzo Zaccheo per la coalizione di centro destra. Una scelta che si è rivelata sbagliata per ben due volte di seguito. Questo è lo scotto che si paga per non aver avuto la lungimiranza ed il coraggio di rinnovare la classe politica dirigente. Come si può pensare di vincere le elezioni riproponendo stessi personaggi e stessi programmi elettorali del passato? Molti mesi prima delle elezioni amministrative dello scorso ottobre 2021, Fare Latina si era proposta come una alternativa sulla quale “puntare”, così come hanno fatto altri potenziali candidati: ebbene, il centro destra ha deciso, invece, di riproporre alla città chi ha avuto in passato ruoli e tempo per fare e che, però, non ha mostrato di riuscire ad ottenere risultati concreti ma ha collezionato tante incompiute e tanti debiti .
Oggi l’argomento del giorno è la sfiducia. Un tema tanto più assurdo se si pensa che il centro destra ha la maggioranza in consiglio comunale: ben 19 consiglieri che potrebbero procedere immediatamente alle dimissioni in blocco. E invece, ad oggi, non esiste una visione unitaria sulle modalità e sui tempi della sfiducia e c’è chi si ostina ad indicarci come “capro espiatorio” di questa ennesima impasse. L’alternativa che leggiamo in queste ore è che il primo cittadino si dovrebbe dimettere. E perché dovrebbe farlo? Per togliere i consiglieri eletti in maggioranza dall’impaccio di doversi dimettere?
Alla luce di tutte queste riflessioni Fare Latina, come è nelle sue corde, vuole lanciare, ancora una volta, una proposta positiva a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale affinché depongano l’ascia di guerra e si mettano seriamente a lavorare per arrivare alla fine di questa consiliatura mettendo in campo, tutti insieme, una programmazione a medio e lungo termine per quelle che sono le necessità prioritarie di questa città che è in affanno e che rischia di toccare davvero il fondo. Senso di responsabilità: questo chiediamo a tutte le forze politiche.
Nemmeno si dica che si può proseguire agevolmente con il Commissario altrimenti ci verrebbe da pensare che ogni comune potrebbe essere agevolmente guidato dai Prefetti.
Ci sono ,invece, esigenze immediate da risolvere che devono essere il frutto di scelte politiche. Ad esempio, l’associazione Mondo Disabili Future, ci segnala che lo scuolabus non copre la tratta di borgo Montello e alcuni bambini e ragazzi disabili non possono andare a scuola. Dagli asili di Latina ci segnalano erba alta con annesso pericolo per i più piccoli costretti, con queste belle giornate, a stare chiusi in classe. E allora è arrivato il momento, oggi e non dopo le politiche del 25 settembre, di prendere una decisione per il bene di tutti coloro che sono andati a votare e che ci hanno eletto. O le dimissioni in blocco dei 19 consiglieri di centro destra oppure si lavori per 4 anni, senza se e senza ma, perché Latina ha bisogno di stabilità. Noi di Fare Latina, intanto, siamo andati avanti: grazie alla stima e alla fiducia che gli elettori hanno voluto riconfermarci (per un movimento nato da poco non era affatto scontato) il prossimo 23 settembre ci riuniremo per la nostra prima grande assemblea programmatica che sarà aperta a tutta la città perché, e ne siamo fieri e orgogliosi, sono sempre di più i cittadini che vogliono avvicinarsi al nostro movimento di cui condividono intenti e programma a riprova che la serietà, soprattutto in politica, ripaga sempre”.