Una vera e propria gestione illecita di rifiuti nella loro proprietà a Terracina: interviene il Commissario prefettizio
Scopo dell’ordinanza del Commissario Francesco Antonio Cappetta è quello di chiedere il dissequestro dell’area alla magistratura così da permettere ai due proprietari del terreno di ripulire dai rifiuti l’intera area. Un provvedimento che mira a a rimozione, avvio a recupero o smaltimento di tutti i rifiuti speciali pericolosi di vario genere presenti e il ripristino dello stato dei luoghi.
Tutto parte da una nota della Regione Carabinieri Forestale Lazio – Stazione di Terracina che, a novembre 2021, ha segnalato al Comune che all’interno di un lotto di terrena vi era una gestione illecita di rifiuti speciali di diverse categorie: mobili, infissi in legno e in alluminio, biciclette in disuso, motori in disuso, RAEE, quadri elettrici e parti di esso, plastica, tubi in gomma e plastica, pannelli coibentati, pallets, bidoni olio per auto, taniche carburante da imbarcazione, terreno e rocce da scavo, rifiuti da demolizione e costruzione, mattonelle, guaina, sanitari, rifiuti vegetali, gommapiuma, onduline in plastica, lampade a neon, fili elettrici, pneumatici, roulotte prive di targa, n. 1 quadriciclo a pedali, n. 1 moto d’acqua, n. 1 pattino, barca di colore arancione, carrello da imbarcazione.
Inoltre, i Forestali avevano segnalato che, su quasi tutta la totalità del lotto, della superficie di circa 700 metri quadri, risultava essere stato rialzato, nel corso degli anni, l’apporto di circa 1 metro di terreno misto a rifiuti. Una sorta di montagnola molto in uso nelle discariche. Tutti i rifiuti sono stati depositati sul nudo terreno in assenza di qualsiasi protezione per l’ambiente.
Ora, l’ordinanza del Commissario per tentare di sanare una situazione oltre il limite della decenza.