REDDITO DI CITTADINANZA A MINTURNO: FDI CHIEDE TRASPARENZA SUI DATI

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Percettori reddito di cittadinanza: a Minturno, il partito di Fratelli d’Italia chiede la trasparenza dei dati

Da oltre tre anni è entrato in vigore il reddito di cittadinanza e, a oggi, sembra che il comune di Minturno non abbia ancora attivato neanche un progetto utile alla collettività (PUC), necessario per poter impiegare i beneficiari all’interno del comune di residenza dalle 8 alle 16 ore settimanali. 

Il direttivo minturnese di Fratelli d’Italia invita l’amministrazione comunale a mettersi al più presto in regola per impiegare tutti i fruitori del sussidio (che, dati alla mano, sono circa 500), nella considerazione che i Comuni sono responsabili dei PUC e che questi ultimi, oltre a rappresentare un obbligo, configurano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività, come indica il sito governativo.

Proprio date queste premesse, Fratelli d’Italia, tramite il delegato alle politiche sociali e al welfare Daniele Amitrano, aveva presentato un anno fa la proposta di attivare un progetto in campo culturale denominato “Biblioteca Aperta”, il quale prevedeva l’impiego di 16 percettori del reddito di cittadinanza per servizi di apertura, chiusura e accoglienza presso la Biblioteca Comunale “Luigi Raus”.

“Oggi mi chiedo quanti sono i percettori di reddito di cittadinanza nel nostro comune e quanti di questi sono stati impiegati in questi tre anni nell’ambito del territorio comunale minturnese attraverso l’attivazione dei P.U.C. E, soprattutto, mi auguro che al più presto questa misura venga abolita o, perlomeno, fortemente rivista, dato che ha palesato evidenti limiti di applicabilità e scollamento rispetto a quelli che erano i principi ispiratori enunciati in partenza, ossia il collocamento nel mondo del lavoro e l’utilizzo in servizi utili alla collettività. Se i numeri saranno quelli che penso, non solo questa si dimostrerà una misura dispendiosa e inutile ma anche fallimentare sotto il profilo dell’uguaglianza sociale, in quanto avrà alimentato ulteriori disparità proprio tra gli stessi fruitori, poiché qualcuno è stato impiegato in servizi utili alla collettività e altri no” dichiara Daniele Amitrano.

“Proprio per questo presenteremo al più presto, tramite i nostri consiglieri comunali La Rocca e D’Amici, un’interrogazione con la quale chiederemo la trasparenza di questi dati, auspicando che al più presto ci vengano forniti” conclude Vincenzo Fedele, coordinatore comunale del partito. 

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