La sbarra in via Giorgio La Pira a Formia nel complesso dei Bardellino, la consigliera comunale Paola Villa reitera la richiesta di rimozione
Tramite un atto indirizzato al Sindaco di Formia Gianluca Taddeo e al Comune, la consigliera comunale Paola Villa (Un’Altra Città e Movimento Cinque Stelle) ha reiterato la richiesta di rimozione della sbarra che si trova in Via La Pira.
La consigliera comunale, recentemente bersaglio di un attacco a mezzo social da parte di Angelo Bardellino, nipote del fondatore del Clan dei Casalesi, nelle scorse settimane, aveva già denunciato la ricomparsa della sbarra nella via in cui “ci sono diversi villini e proprio a metà della strada c’è un complesso immobiliare con tre unità abitative confiscate alla criminalità organizzata o meglio, per dirla a chiarezza di atti e fatti, confiscate alla famiglia Bardellino. Nel complesso, negli appartamenti non oggetto di confisca, vivono ancora oggi Ernesto Bardellino e la sua famiglia”.
Tuttavia, l’ex Sindaco non molla e continua a puntellare l’ente con una richiesta urgente di informazioni in merito alla chiusura mediante sbarra automatica della strada Via Giorgio La Pira. Una sbarra che era stata rimossa e che è “magicamente” riapparsa.
“Lo scorso 20 luglio 2022, in Via Giorgio La Pira a Formia, – ricostruisce nell’atto indirizzato al Comune, Villa – è comparsa una sbarra automatica a delimitare l’accesso; lo stesso giorno la sottoscritta, in qualità di Consigliere Comunale chiedeva chi avesse fatto istanza per l’autorizzazione a tale chiusura, quali fossero state le procedure amministrative messe in atto dal Comune di Formia e dai suoi uffici in quanto nella suddetta via sono presenti degli immobili confiscati alla famiglia Bardellino e assegnati al Comune di Formia dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e tutta la documentazione in merito. Ricordo che alcuni di questi beni confiscati sono stati oggetto: nell’anno 2020 di lavori di ristrutturazione in merito al bando regionale vinto dal Comune di Formia denominato “Abitare la Vita”; nel 2021 di un contratto di comodato d’uso gratuito tra il comune di Formia ed il locale Centro Navale della Guardia di Finanza per la gestione, nei prossimi dieci anni, di un’unità immobiliare da mettere a disposizione come alloggio di servizio“.
“Dopo 30 giorni dalla richiesta fatta (sottolineo che all’art.10 del Regolamento per l’Accesso agli Atti dei consiglieri Comunali il tempo stabilito per avere riscontro è di max 15 giorni) – continua Villa – si reiterano con urgenza le seguenti richieste: se la strada è di proprietà pubblica o privata e consultare la documentazione che ne attesti il titolo; chi ha rilasciato l’autorizzazione per tale messa in opera e la documentazione in merito; essendo presenti nella stessa strada dei beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Formia, si chiede se il Comune e l’ufficio patrimonio che ha in capo i beni confiscati sia stato informato, coinvolto nella richiesta e se ne richiede documentazione in merito; essendo la sbarra azionata mediante telecomando, si domanda se il Comune di Formia ne ha copia in possesso per poter accedere e se sì, chi ha provveduto a fornirne copia e se ne sia fatto carico economicamente“.
Domande a cui per ora non è pervenuta risposta.