Raccolta rifiuti Azienda Beni Comuni di Latina, Scorziello: “La metodologia è sbagliata e i costi sono lievitati”
“La Città di Latina non è mai stata così sporca come negli ultimi anni. L’introduzione della raccolta differenziata porta a porta nel principio è giusta, ma la metodologia sbagliata: sarebbe opportuno che l’intero Consiglio di Amministrazione di ABC, di nomina politica, desse le proprie dimissioni per manifesta incapacità. Sintetizzo quanto segue: pubblicità ingannevole di distrazione di massa quando si parla di raccolta differenziata “porta a porta” invece che di “vicinato” e aggravio di lavoro presso gli uffici di Carabinieri e Polizia di Stato per denunce di smarrimento dei mastelli su sollecitazione degli uffici ABC, dell’ex sindaco Coletta e dell’ex assessore Bellini”.
“Invito il Prefetto, a cui indirizzo la presente per conoscenza, ad evitare che Polizia e Carabinieri, gravati da compiti più onerosi, sviliscano la loro attività per la raccolta di denunce di “secchielli”, invitando gli stessi uffici di ABC che si vantano pubblicamente e in più occasioni di avere all’interno del loro organico degli ispettori ambientali che sono dei pubblici ufficiali, a raccogliere loro stessi le denunce”.
“Questo tipo di raccolta può andar bene per le campagne, le abitazioni con giardino o i condomini con spazi dedicati, non per chi deve (ovvero la stragrande maggioranza degli utenti) portare i mastelli la sera sul marciapiede, raccoglierli la mattina dopo le sei, disinfettarli e allocarli in uno spazio apposito dentro casa o rubare spazio al proprio terrazzo. Senza considerare che la notte sono in balia di cani, gatti, topi e che aprendo lo sportellino, tutti potrebbero inserire rifiuti non correttamente differenziati. Sarebbe stato molto meglio adottare del contenitori con tessera magnetica personalizzata e di quartiere “più differenziazione più abbattimento la Tari” come già avviene in altri comuni (ed esempio Treviso). Ma come al solito si è preferita una scelta peggiore, tra l’altro adottata da solo 40 comuni su 1200. Senza considerare il cattivo impatto urbano con tutti questi “secchielli” sparsi sui nostri marciapiedi che con il cattivo tempo vengono dispersi sulle strade con i relativi rifiuti, come già accaduto”.
“Questo servizio costa 10 milioni di euro in più rispetto a 17 anni fa, con servizi non inclusivi (lavaggio stradale e porticati, diserbo stradale, pulizia delle spiagge, raccolta fogliame, ecc.), figuriamoci adesso che aumenterà la forza lavoro per svuotare i migliaia e migliaia di secchielli a mano”.
“Ma sì, l’importante per l’ex Sindaco e Assessore è aver fatto una iniziativa di restyling, cosa importa della effettiva utilità per cittadini, per il decoro urbano e per gli operatori ecologici, tanto gli aumenti li pagheranno i cittadini bistrattati da questo servizio scellerato. Sarebbe bastato copiare i comuni limitrofi come Cisterna e San Felice Circeo, per non parlare di quello di Taormina. E poi si sono dimenticati di prevedere la raccolta differenziata di altre tipologie di rifiuti valorizzabili tra cui gli oli alimentari esausti, che un solo litro sversato nell’ambiente può inquinare un milione di litri d’acqua. La solita vecchia politica, con danni rilevanti per le casse del Comune, rischia di rimanere con un pugno di mosche per quanto riguarda il servizio costi/benefici”.
“In 17 anni i costi del servizio, come già indicato, sono lievitati di oltre 10 milioni di euro, a fronte di una percentuale di raccolta differenziata minima e con un servizio la cui qualità è pessima ed espone la città a seri rischi igienico-sanitari. Il PEF del 2006 prevedeva un costo di Euro 16.231.170, mentre il PEF del 2022 prevede un costo di Euro 26.406.722. Se si considera che nel PEF 2022 è prevista una raccolta differenziata del 54% che influirà positivamente sulla produzione totale dei rifiuti da avviare all’impianto TMB, si comprende che l’aumento dei costi del servizio è lievitato enormemente. A questa lievitazione dei costi non è neanche corrisposto un miglioramento del servizio e la raccolta differenziata nei primi tre anni di gestione ABC è stata catastrofica e nell’anno 2021: ha raggiunto un misero 34%, ampiamente lontano dal minimo previsto dalla legge (65% – D.Lgs. 152/2006).
Dai dati recenti risulta che:
PEF | 2021 | 2020 | 2019 | 2018 |
RD % prevista | 39,00 | 33,00 | 30,00 | 40,00 |
RD % effettiva | 34,04 | 29,95 | 28,61 | 24,04 |
Costo Totale | 25.866.533,00 | 25.868.549,70 | 25.874.546,70 | 25.878.503,02 |
Questo Consiglio di Amministrazione non ha mai raggiunto una delle previsioni, seppur minime ed ampiamente sotto i limiti stabiliti dalla legge (65%) ed ha incremento vertiginosamente i costi del servizio che sono tutti a carico dell’utenza. Il Bilancio presentato con modesti utili di esercizio è notoriamente in perdita per aver differito ad altri esercizi l’importo degli ammortamenti di circa 500 mila euro. L’avvio del nuovo servizio si sta dimostrando sempre più catastrofico, con impiego di risorse importanti e lievitazioni di costi che sembrano non avere un limite massimo da rispettare”.
Così, in una nota, Gianni Scorziello, già vice-presidente della Commissione Ambiente e Protezione civile del Comune di Latina.