8 MILIONI PER LA SNAI MONTI LEPINI: “UNA RIVOLUZIONE NON ANNUNCIATA”

“13 Comuni dovranno cambiare governance, ma nessuno ne parla”

Sono approdate nell’ultimo Consiglio Comunale di Cori due convenzioni per l’accentramento di alcune funzioni nel comune di Priverno, capofila della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) Monti Lepini. 

“La prima convenzione riguarda l’affidamento dei servizi di digitalizzazione; la seconda riguarda invece l’intera gestione del personale: dall’analisi dei fabbisogni, al reclutamento, alla mobilità, alla valutazione, alla gestione delle buste paga e così via.

È così che, almeno a Cori, si è scoperto che l’adesione alla SNAI Monti Lepini comporta, quale passaggio obbligatorio per l’accesso agli 8 milioni di euro, l’accentramento di molte funzioni oggi svolte dai singoli Comuni.

Secondo le linee guida Ministeriali ed Europee, infatti, la gestione in forma associata di funzioni e di servizi è un pre-requisito essenziale della strategia di sviluppo perché dovrebbe garantire maggior efficienza ed efficacia per l’erogazione dei servizi.

Nonostante la portata strategica delle decisioni prese dalla maggioranza di De Lillis, che si innestano in una strategia ancora più ampia, l’argomento non ha avuto nessuna attenzione.

Le due bozze di Convenzione sono sbucate fuori dal nulla e non è stata possibile la discussione in Commissione perché nessuno ne sapeva nulla. 

Le minoranze hanno chiesto chiarimenti, soprattutto in merito alle efficienze gestionali e finanziarie che dovrebbero produrre le convenzioni proposte, ma, appunto, nessuno sapeva di cosa si stesse parlando. 

Durante il Consiglio Comunale, dove la maggioranza di De Lillis senza battere ciglio ha approvato le due convenzioni, l’assessore Simonetta Imperia ha dichiarato che “ha difficoltà a capire l’attuazione della convenzione che prevede l’accentramento della gestione del personale”.

Da parte sua, invece, il Sindaco De Lillis si è dilungato a spiegare che non si può mettere in discussione nulla perché le scelte sono state fatte nella conferenza dei Sindaci della SNAI; perché associarsi per almeno due funzioni è obbligatorio; perché c’è la scadenza di presentare le convenzioni sottoscritte entro fine novembre. Ha comunque cercato di minimizzare la portata di queste convenzioni, affermando che “non è un obbligo gestire in modo associato tutto quello elencato dalla Convenzione”.

Non è chiaro se si tratti di incompetenza o malafede, perché, da ciò che risulta, la gestione associata di funzioni e servizi, invece, non è una forma di aggregazione secondaria, ma un concreto impegno duraturo di gestione ordinaria che dovrebbe ampliarsi e che ridisegna il governo politico e amministrativo dei nostri territori .

Infatti queste Convenzioni, e gli atti deliberativi di approvazione da parte dei singoli Consigli comunali, fanno parte integrante dell’Accordo di Programma Quadro, e costituisce il pre-requisito indispensabile per il primo trasferimento degli 8 milioni di euro.

Non solo, ciascuno dei 13 Comuni della SNAI Monti Lepini è tenuto a “dimostrare l’effettività della gestione associata comunicando celermente all’Autorità responsabile per le aree interne i nominativi dei Responsabili degli Uffici preposti alla gestione associata e trasmettendo alla stessa Autorità, entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, il piano operativo di breve e medio periodo (uno – tre anni) nonché idonea certificazione, sottoscritta dal Responsabile dei Servizi Finanziari e dal Segretario di ciascun Comune associato, diverso dal Capofila, circa l’inesistenza nel bilancio di previsione di poste in uscita – fatti salvi i trasferimenti all’Ente capofila – inerenti le funzioni e i servizi associati”. 

Inoltre, affinché l’associazione sia valida ai fini della SNAI, almeno il 70% dei Comuni aderenti, vale a dire 9 comuni su 13, debbono accentrare almeno due funzioni. Anche su questo non è chiaro quali comuni abbiano aderito. Ad oggi, risultano pubblicati gli atti consiliari dei soli Comuni di Roccasecca e Maenza, quest’ultima, tra l’altro, ha pubblicato la sola convenzione per la trasformazione digitale. 

La Strategia delle Aree Interne Monti Lepini si sviluppa su quattro macro categorie di servizi essenziali: istruzione, sanità, mobilità e sviluppo locale.

Quindi non è chiara la scelta di accentrare la gestione dei dipendenti comunali a meno che non sia strettamente funzionale alla realizzazione delle linee strategiche della SNAI. E forse sarebbe proprio questa la ragione dell’accentramento della gestione dei dipendenti comunali, che darebbe mano libera per trasferimenti e mobilità da ogni singolo Comune verso il Comune capofila di Priverno e verso la Fondazione Compagnia dei Lepini, struttura di coordinamento tecnico.

Si tratta di impegni molto importanti che vanno verso una nuova configurazione del governo politico e amministrativo dei comuni della SNAI, ma tutto sta passando nel silenzio più assoluto: nessuna informazione verso gli organi comunali né tantomeno verso la popolazione. 

Infatti questi cambiamenti così significativi stanno calando dall’alto: l’Amministrazione di De Lillis non ha mai comunicato ed informato gli organi istituzionali né tantomeno la popolazione: dal 2022 ad oggi si sono tenuti solo due incontri specialistici.

Invece, l’accordo programmatico sottoscritto dai 13 Comuni nel 2023 prevedeva, come dettato dalle stesse linee guida Europee e Ministeriali, di favorire la partecipazione diretta delle Comunità e dei portatori di interesse locali per il soddisfacimento dei bisogni pubblici condivisi, favorendo successive e ulteriori intese. 

Contrariamente, lo scorso 30 ottobre, la Conferenza dei Sindaci ha approvato la strategia dell’Area SNAI Monti Lepini in un incontro a Fossanova, approvata in Giunta dal Comune di Priverno in qualità di capofila: il documento non risulta disponibile.

Questo stesso documento, come si legge nel comunicato stampa della Compagnia dei Lepini, dovrebbe essere ratificato dai Consigli dei Comuni aderenti. 

La situazione è molto preoccupante, perché la metodologia SNAI propone una visione della governance del territorio assolutamente condivisibile per il rilancio delle aree interne e gli 8 milioni di euro della SNAI dovrebbero essere una vera opportunità per i nostri territori. 

Ma l’assoluta mancanza di informazione e confronto preliminare adottata per la sua definizione e per la definizione dei primi passi operativi, apre molte perplessità, come pure i metodi del Gruppo di Azione Locale (GAL) Monti Lepini che dispone di 5 milioni di euro.

È legittimo chiedersi se saranno tutte scelte a scatola chiusa per la costruzione dell’ennesimo carrozzone al servizio di pochi”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione Germana Silvi, Evaristo Silvi e Aristide Proietti.

Cos’è la SNAI Monti Lepini

Associazione di 13 Comuni: Montelanico, Maenza, Segni, Carpineto Romano, Gorga, Norma, Cori, Rocca Massima, Priverno, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sermoneta, Bassiano  

Le linee progettuali: welfare, sanità, istruzione, formazione, infrastrutture e mobilità

Anno di costituzione dell’associazione dei Comuni: 2023

Comune Capofila: Priverno

Risorse finanziarie: 8 milioni di € 

Risorse umane: distaccate dai Comuni Associati

Governo politico: Conferenza dei Sindaci dei Comuni Associati

Coordinamento tecnico: Fondazione Compagnia dei Lepini con il 5% delle risorse

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