Trovati con oltre 70 piantine di canapa e due etti di marijuana: si è conclusa l’udienza preliminare per due 46enni
Sono stati condannati alle rispettive pene di 2 e 3 anni due uomini di 46 anni, difesi dall’avvocato Carlo Pecoraro. L’accusa era quella di detenzione di droga ai fini di spaccio. A emettere la condanna è stata il Gup del Tribunale di Latina, Laura Morselli. Il pubblico ministero Martina Taglione aveva chiesto entrambi, di cui uno recidivo, la pena di 4 anni di reclusione.
I fatti risalgono allo scorso 19 febbraio quando, a Latina, i Carabinieri della Stazione di Borgo Sabotino, guidati dal maresciallo Diego Cipolla, avevano tratto in arresto i due uomini in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. Dopo l’arresto, i due soggetti avevano spiegato di avere entrambi un lavoro (uno di loro è un barista). Il Gip Giuseppe Cario, dopo aver convalidato l’arresto, aveva disposto la misura degli obblighi di firma per uno di loro e la liberazione per l’altro.
In particolare, a seguito di perquisizione a casa, precisamente in una abitazione presso il Lido di Latina, all’interno di uno dei Consorzi a Foce Verde, i due erano stati trovati in possesso di 200 grammi di marijuana, nonché 76 piante di canapa in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto era stato sottoposto a sequestro.
Inoltre, durante le operazioni, i Carabinieri avevano accertato che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel, sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito, i due soggetti erano stati tratti in arresto e sottoposti ai domiciliari.
