La Suprema Corte di Giustizia della Nuova Papua Guinea in data 30 luglio 2025 ha assolto con formula piena Carlo D’Attanasio dalla pesante accusa di riciclaggio quale profitto del narcotraffico internazionale.
Carlo D’Attanasio è stato assolto ed a piede libero dopo oltre 4 anni di detenzione in attesa di giudizio definitivo, è pronto a rientrare in Italia per curare le gravissime condizioni di salute in cui è stato costretto. Il velista pescarese era detenuto dal 2020 in Papua Nuova Guinea perché accusato di un traffico da 611 chili di cocaina nascosti in 28 borsoni. In primo grado era stato condannato a 19 anni di carcere. Secondo il tribunale nazionale del carcere Bomana, D’Attanasio avrebbe voluto trasportare quel carico da 200 milioni di kina papuensi, l’equivalente di 46 milioni di euro, dalla Papua Nuova Guinea fino all’Italia seguendo una rotta transoceanica.
“È una pagina storica della giustizia penale internazionale per la difese dei Diritti Umani – ha commentato l’avvocato Mario Antinucci del Foro di Roma che difende D’Attanasio insieme al collega papuense David Dotaona – in quanto il collegio presieduto dal Giudice Cannings, notoriamente garantista, ha ripristinato la legalità di un caso giudiziario nel quale sono state violate le fondamentali regole del giusto processo di un cittadino italiano processato, condannato in assenza di prove e ristretto in carcere per oltre 4 anni in un Paese privo di accordi bilaterali con l’Italia, sebbene in gravissime condizioni di salute”.
“Il coraggio e l’onestà dI D’Attanasio, che non ha mai cessato di proclamarsi innocente ed estraneo ai fatti, la determinazione ed il prestigio del collegio difensivo, unitamente al quotidiano sostegno del dott. Reginaldo Melis il noto imprenditore della Nuova Papua Guinea al fianco del c connazionale e della sua famiglia, hanno reso possibile una storica vittoria sul terreno della difesa dei Diritti Umani di un uomo innocente che farà presto ritorno in Italia per essere curato a Roma nelle strutture sanitarie specializzate per la patologia ontologica che affligge D’Attanasio da oltre 2 anni. Confidiamo – prosegue l’avvocato Mario Antinucci – che questo caso giudiziario, proprio in ragione del clamore mediatico giudiziario suscitato nell’isola dalla sovraesposizione di importanti politici, del vice primo ministro e dello stesso capo della polizia, possa aprire una nuova pagina dei rapporti bilaterali tra l’Italia e la lontana Nuova Papaua Guinea nel segno della giustizia e del rispetto dei Diritti Umani”.