50° anniversario della nascita del Fronte della Gioventù: dal 9 al 12 giugno alla Casa del Combattente il Festival della Militanza Politica tra mostre, dibattiti, fotografie e video
Al via oggi presso la Casa del Combattente, situata in Piazza San Marco 4, Latina, il “50° Anniversario Fronte della Gioventù. Festival della Militanza Politica”: una serie di mostre, dibattiti, presentazione di libri e video legati a tale ricorrenza che andranno in scena da questo pomeriggio fino alla prossima domenica 12 giugno.
“In occasione del 50° anniversario della nascita del Fronte della Gioventù”, ha ricordato Giuseppe Mochi, tra gli organizzatori dell’evento, “e visto il patrimonio collettivo di cui disponevamo – storie, ricordi e reperti delle numerose battaglie, iniziative e sacrifici del passato –, abbiamo deciso che tutto ciò andava reso pubblico. Tale Festival, infatti, vuole rappresentare un momento legato al passato, ma anche di riflessione e analisi verso il futuro. La destra è sempre stata una cucina di innovazione, caratterizzata da una visione all’avanguardia e da una lungimiranza che oggi ha trovato quasi completamente riscontro”.
Lo slogan “Eravamo felici e non lo sapevamo…” racchiude appieno lo spirito del Festival, come sottolineato dallo stesso Mochi – “Facevamo politica quotidianamente in maniera spontanea, sincera, crescendo e maturando velocemente e non interpretando quest’ultima con il mero obiettivo di portare a casa un risultato” – e da Maurizio Guercio – “Vogliamo mettere in mostra “storie di futuro”, ovvero ricordi e avvenimenti del passato che hanno trovato riscontro al giorno d’oggi”.
Presente alla conferenza stampa di presentazione anche Dino Iavarone, Capogruppo e Consigliere Comunale di Latina nel Cuore, il quale ha voluto esprimere la propria opinione in merito all’evento: “Questo Festival non è solo celebrativo, ma vuole mostrare alle nuove generazioni l’importanza della militanza politica quale elemento formativo per costruirsi una propria visione politica del mondo che ci circonda. Per assurdo oggi, nonostante i mezzi tecnologici a disposizione rispetto al passato, assistiamo ad un sovraccarico di informazioni e, senza una propria formazione politica, si rischia di farsi influenzare dal medium più forte”.