5 MOTIVI PER CUI L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI SEZZE POTREBBE ESSERE ILLEGITTIMA

Panoramica del centro storico di Sezze (fonte www.diocesi.latina.it)

Il 18 febbraio 2019 il segretario comunale di Sezze Daniela Falso lascia il proprio incarico per ricoprire la sede di Ardea sotto il sindaco pentastellato Mario Savarese. Le vicende che hanno portato alle sue dimissioni sono state descritte in Sezze. Le mancate gare, la cattiva gestione e il Segretario Generale se ne va. Al suo posto subentrerà a titolo definitivo solo il primo aprile Clorinda Storelli per Decreto del sindaco Sergio Di Raimo (PD). Nel periodo intercorrente tra le due date a svolgere le funzioni del Segretario è la Posizione Organizzativa Piero Formicuccia, già nominato Vice-Segretario con Decreto sindacale n. 26 del 13 luglio del 2017.

PRIMO MOTIVO

Il problema è che Formicuccia, laureato in psicologia, manca dei titoli necessari per svolgere tale incarico: vale a dire la Laurea in giurisprudenza o economia e commercio o scienze politiche previste dal comma 1 dell’art. 13 del DPR n. 465 del 2017. Questa la prima ragione per cui tutti gli atti della Giunta e del Consiglio comunale approvati a Sezze tra il 19 febbraio e il 31 marzo potrebbero essere considerati nulli o dichiarati illegittimi.

Piero Formicuccia (fonte il setino.it)

SECONDO MOTIVO

Un altro motivo potrebbe risiedere nei termini di convocazione del Consiglio comunale e nei termini di messa a disposizione dei consiglieri di tutti quei documenti necessari per adottare una scelta di voto consapevole. L’art. 49 n. 7 del Regolamento comunale prevede che per l’approvazione della proposta bilancio preventivo triennale sia comunicata entro un termine non inferiore ai 15 giorni.

CRONACA DEI FATTI RIPORTATI NELL’ESPOSTO

Il Consigliere comunale del gruppo di opposizione Biancoleone Serafino Di Palma, come riportato nell’esposto presentato nel mese di aprile al Prefetto Maria Rosa Trio, ha dichiarato che il 19 marzo in mattinata si era recato presso l’ufficio della Segreteria generale per avere notizie circa l’eventuale futura convocazione per il bilancio 2019-2021. Il Segretario “reggente” Formicuccia in quella data gli comunica che al momento nessuna data per la convocazione era stata fissata né tantomeno alcun documento era stato depositato. Alle 15. 30 dello stesso giorno i due si risentono telefonicamente e il funzionario amministrativo conferma di non essere al corrente di alcuna convocazione. Due ore dopo al consigliere Di Palma viene notificata la convocazione per il 30 marzo alle 10.30 senza alcun atto allegato. Solo all’indomani al consigliere sarebbero stati trasmessi tutti gli atti concernenti la proposta di delibera sul bilancio.

Maria Rosa Trio, Prefetto di Latina dal novembre 2017 (fonte YouTube.com)

IL GIORNO DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO TRIENNALE

Il 30 marzo i consiglieri del Gruppo Biancoleone (l’ex Presidente della Provincia Paride Martella, Giovan Battista Moraldo e appunto Di Palma), prima che la discussione sul bilancio nell’Aula Di Trapano abbia inizio, eccepiscono il mancato rispetto dei termini di deposito degli allegati. Il Presidente Enzo Eramo, dopo aver sospeso la seduta temporaneamente ed essersi consultato con il Segretario “reggente” Formicuccia, decide comunque di dar inizio al dibattito sull’ordine del giorno. Nell’esposto si parla di violazione dello ius ad officium, ovverosia di lesione di quel diritto riconosciuto dal regolamento comunale ai consiglieri di conoscere in tempo congruo la data di convocazione dell’assemblea e i contenuti di tutti gli atti relativi alla proposta di Bilancio.

TERZO MOTIVO

Lo schema del bilancio di previsione per il triennio 2019-2021, approvato dalla Giunta il 19 febbraio con delibera n.34, mancherebbe della nota integrativa così come previsto dal comma 5 dell’art 11 del Decreto legislativo 118 del 2011. Si tratta di una nota allegata al bilancio contenente delle valutazioni, degli elenchi e delle informazioni riguardanti le previsioni, utili per l’interpretazione del bilancio stesso. La stessa nota sarebbe invece stata trasmessa ai Revisori dei Conti che nel loro parere del 15 marzo 2019 a pag. 4 la menzionano esplicitamente e dichiarano di averla ricevuta il 22 febbraio. Sul sito internet del Comune di Sezze quella nota (il c.d. allegato 6) invece non compare tra gli allegati alla delibera di Giunta.

QUARTO MOTIVO

L’art. 13 del regolamento di contabilità del Comune di Sezze prevede che con lo schema di delibera di previsione finanziaria, la Giunta presenti al Consiglio l’eventuale nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP). La nota del DUP e il bilancio preventivo andrebbero quindi approvati nello stesso contesto dal Consiglio comunale dopo la delibera di Giunta, ma ciò non risulta esser stato fatto.

Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo (PD).

QUINTO MOTIVO

Il Consiglio comunale dovrebbe approvare il bilancio preventivo assieme al Programma triennale dei lavori pubblici, ma anche questa modalità non sarebbe stata rispettata né nella deliberazione di approvazione del bilancio 2019-2021 si fa menzione del Programma triennale e dell’elenco annuale dei lavori pubblici. 

IL PRECEDENTE DEL 2015

L’esposto ha un precedente nel 2015 quando tre consiglieri di minoranza (Antonia Brandolini, Lidano Zarra e ancora Di Palma) comunicarono al Prefetto, allora Pierluigi Faloni, di aver ricevuto il 30 luglio la convocazione per partecipare alla discussione sull’approvazione del bilancio fissata per il 6 agosto. In quell’occasione addirittura la relazione dei Revisori alla proposta di bilancio fu protocollata solo il 3 agosto e messa a disposizione dei consiglieri nell’imminenza della seduta. Non risulta che il Prefetto abbia mai dato seguito all’esposto di allora.

QUALE DESTINO PER IL BILANCIO?

Il bilancio previsionale è un atto fondamentale per la vita di un Comune e diamo per appurato che sia interesse della cittadinanza salvare gli effetti di un simile provvedimento, anche qualora fosse questo illegittimo. L’ipotesi di convalescenza (convalida) per il bilancio previsionale deve essere comunque presa in considerazione, si rischierebbe altrimenti l’esercizio provvisorio. Al di là del bilancio, quale sarà però il destino di tutte quelle altre decisioni assunte dall’Amministrazione nel periodo di interregno tra la Falso e la Storelli? Tra queste vi sono anche le decisioni relative alle tariffe, rateizzate in tre tranches, che la cittadinanza dovrà pagare per la raccolta dei rifiuti. E se qualcuno le impugnasse?

 

 

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