25 NOVEMBRE TUTTO L’ANNO, LBC: FARE RETE NELLA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA 

Si avvicina il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, una data simbolica ma che oggi più che mai occorre celebrare per ricordare ogni vittima e ribadire una volta di più l’impegno di tutta la comunità e delle istituzioni per garantire sicurezza e libertà.

“Come ogni anno il 25 novembre è un momento per aprire una riflessione su questo argomento, questa volta più amara e tragica perché arriva dopo l’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin, maturato in una situazione particolare, apparentemente lontana da condizioni di degrado e di violenza. In questo momento – commenta la segretaria di Lbc Elettra Ortu La Barbera – è necessario dunque che tutte le istituzioni partecipino insieme a questa lotta, ma è altrettanto importante che lo si faccia con gli strumenti giusti, quelli forniti da chi da anni lavora sulla violenza di genere, gli abusi, i femminicidi, la protezione e l’accoglienza delle donne. Quello della violenza è un fenomeno strutturale e figlio della cultura del patriarcato ed è fondamentale che le istituzioni e la politica ascoltino le realtà che sul territorio studiano e lavorano da sempre su questi temi.

Come Latina Bene Comune – aggiunge la segretaria – continueremo a portare avanti e sostenere sul territorio e anche in Consiglio comunale ogni iniziativa di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza, di emancipazione delle donne attraverso percorsi di autonomia economica. Proprio quest’ultimo aspetto resta infatti fondamentale per abbattere la cultura del patriarcato e costruire percorsi di indipendenza e libertà. In questo senso come movimento Latina Bene Comune la nostra proposta sarà di istituire la consigliera di fiducia, una figura strutturata e orientata verso la gestione delle molestie sui luoghi di lavoro”.

“Servono programmi di educazione sul genere e sulla consapevolezza, l’equilibrio nelle relazioni fin dalla scuola primaria in un’ottica di prevenzione, serve educare i ragazzi ad essere alleati delle ragazze, educarli a riconoscere comportamenti inappropriati e occorre coinvolgere le famiglie in questi percorsi – aggiunge la consigliera Floriana Coletta – La violenza di genere non è qualcosa che deve essere politicizzato ma è un fenomeno che si combatte davvero solo se si fa rete e se si ha il coraggio di affrontare le radici più profonde del problema: abbattere la mentalità del branco, l’omertà e la sopraffazione, il senso di impunità”.

“Quanto alla giornata del 25 novembre – concludono la segretaria e la consigliera comunale del movimento – non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la sindaca e l’amministrazione abbiano coinvolto le consigliere di maggioranza e opposizione nell’organizzazione degli eventi e che siano state accolte le proposte portate, tra cui il ripristino della panchina rossa che è un simbolo, non risolve certo un problema complesso, ma aiuta nella comprensione della portata e dell’urgenza del problema. Accanto ai simboli resta poi fondamentale un’azione che va concertata su più livelli, dalla formazione nelle scuole alla sensibilizzazione che deve spingere le donne a denunciare situazioni di abuso. Anche per questo accanto alla panchina rossa era stata sistemata una buca delle lettere con l’indicazione del numero di emergenza 1522 che funziona h24 e che, dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha visto più che raddoppiare le richieste di aiuto”.

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