25 APRILE, L’EQUILIBRISMO ELETTORALE DI COLETTA: “NON TOLGO CITTADINANZA A MUSSOLINI”

Damiano Coletta

25 aprile, anniversario della Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Le dichiarazioni di Coletta che stanno facendo discutere

Sono lontani i tempi in cui Coletta veniva criticato per aver intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il parco comunale (che i latinensi hanno sempre chiamato “Giardinetti”), eliminando l’omaggio ad Arnaldo Mussolini – in realtà si scoprì che la storia era un po’ più complessa e probabilmente l’intitolazione al fratello del Duce non era mai stata formalmente chiusa dall’amministrazione Finestra.

Ad ogni modo, da quel 19 luglio 2017, quando Coletta celebrò la nuova intitolazione dei Giardinetti, alla presenza dell’allora Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, tra polemiche e fiumi di inchiostro spesi, sembra passato un secolo.

O almeno così sembra, a leggere le dichiarazioni che Coletta ha rilasciato all’AdnKronos. Bollato come bolscevico dai suoi detrattori, ora il Sindaco di Latina si guarda bene da indulgere nella sua anima di sinistra. Se questa parola ha ancora un senso nel 2021.

La cittadinanza onoraria di Mussolini fa parte di una storia passata che in qualche maniera appartiene alla cittàrisponde Coletta interpellato sull’opportunità o meno, colta da altre città, di ritirare l’onorificenza al Duceallo stesso tempo abbiamo conferito la stessa onorificenza a Liliana Segre e a Sami Modiano come segno di sensibilità, esprimendo la presa di distanza da quelle pagine le comunità sente di dover esprimere“. E chissà cosa ne penseranno Modiano e Segre di questo parallelo.

Nella mia esperienza amministrativacontinua Colettaho cambiato un nome di un parco, quello intitolato ad Arnaldo Mussolini, diventato Falcone-Borsellino, perché non mi sembrava rappresentativo della storia della città, al di là del fatto che le intitolazioni a coloro che hanno fatto parte del periodo del fascismo siano contro la legge. In quel caso ho fatto una scelta in virtù di una situazione che era incoerente con il contesto. La cittadinanza a Mussolini l’ho lasciata per non cancellare la storia, poi ognuno prende le distanze che deve“.

E qualcuno si domanderà: cosa è cambiato? Un piccolo ed eliminabile particolare: tra qualche mese si vota a Latina ed è meglio non scontentare nessuno.

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