Lesione personale e violazione degli obblighi alla Sorveglianza Speciale: identificato il giovane che ha pestato un coetaneo a Latina
Attraverso le analisi video acquisite ed alle escussioni testimoniali raccolte, i carabinieri della Sezione Radiomobile hanno identificato il giovane che, la sera del 28 settembre a Latina, in evidente stato di alterazione psicofisica, dopo aver infastidito dei passanti, ha aggredito un 18enne che, per divincolarsi, è stato colpito con calci e pugni e costretto alle cure dell’ospedale civile di Latina. Il 18enne, peraltro, è stato ricoverato in ospedale avendo riportate una ferita ad un occhio.
I Carabinieri della Sezione radiomobile di Latina, guidati dal Tenente Massimo Ienco, erano intervenuti su richiesta del 112, in zona centro storico di Latina, esattamente nel piazzale compreso tra via Toti e viale Mazzini, vicino al liceo classico “Dante Alighieri”. Un’area che, insieme alle panchine di viale Mazzini, da qualche anno è diventato luogo di ritrovo giovanile nelle sere del weekend.
Nella zona era stata segnalata una lite in strada dove, poco prima, un ragazzo 18enne, nel tentativo di dissuadere dalle molestie poste in essere nei confronti di due ragazze, era stato pestato al volto da un ragazzo che, poco prima dell’intervento dei militari dell’Arma, si era allontanato.
L’indagato, identificato dai militari, è un 20enne di Latina, sottoposto alla sorveglianza speciale su richiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina a novembre 2023. Si tratta di Giuseppe De Rosa. I Carabinieri lo hanno denunciato in stato di libertà per i reati di lesioni personali dolose e violazione agli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale.
Giuseppe De Rosa è il fratello più giovane della nota famiglia di origine rom, legata al clan Di Silvio, da anni nel mercato dello spaccio di droga. Il 20enne ha seguito le orme dei due fratelli più grandi, entrambi raggiunti da sorveglianza speciale: Cesare De Rosa, personaggio violento e condannato anche per tentato omicidio, e Cristian De Rosa, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono tutti figli del deceduto Alessandro De Rosa, detto Franco lo Zingaro, e Giulia De Rosa detta “Cipolla”, pregiudicata e ritenuta come un punto di riferimento in città per lo smercio di droga.
Negli ultimi anni i De Rosa sono stati coinvolti in diverse operazioni anti-droga sia da parte dei Carabinieri che da parte della Polizia di Stato.
Ora, il giovane Giuseppe De Rosa rischia però di non essere perseguito dalla legge. Infatti, secondo la legge Cartabia, le lesioni personali provocate al giovane 18enne (che probabilmente non supereranno i 40 giorni) sono diventate procedibili solo a querela di parte. Ciò significa che se il 18enne non denuncerà De Rosa, quest’ultimo se la caverà con un nulla di fatto. Considerato la forza intimidatoria che il suo cognome emana, sopratutto in ambito giovanile, è pensabile che il 18enne farà fatica a sporgere querela. Finora, ad ogni modo, non è stata presentata alcuna denuncia.