Tredici persone, a bordo di sei canoe e due tavole da SUP, sono state soccorse in mare aperto dopo aver perso l’orientamento a causa delle forti correnti e della scarsa visibilità.
L’allarme è scattato tra domenica e lunedì, quando il gruppo, intento a esplorare le acque vicino al promontorio del Circeo, si è trovato in seria difficoltà. L’oscurità e il mare agitato hanno reso impossibile il rientro a riva, scatenando il panico. La chiamata di emergenza ha innescato una vera e propria corsa contro il tempo.
La motovedetta della Guardia Costiera ha raggiunto rapidamente la zona indicata, affrontando condizioni complesse. Le operazioni di salvataggio sono state rese ancora più ardue dal moto ondoso che si infrangeva contro le grotte e dalla fitta oscurità, che nascondeva i dispersi tra le onde.
Dopo un’intensa ricerca, tutti i canoisti e i surfisti sono stati individuati e tratti in salvo. Nonostante lo spavento, nessuno di loro ha riportato ferite, ma l’incidente serve da monito sulla necessità di prestare la massima attenzione quando si affronta il mare, specialmente in condizioni di scarsa visibilità o con correnti pericolose. La prontezza della Guardia Costiera ha evitato una potenziale tragedia.