Undici opere d’arte di Duilio Cambellotti esposte nell’omonimo museo diventano un contenzioso tra i proprietario e il Comune di Latina
Per fortuna, pare che tutto sia stato risolto tra le parti. Eppure, secondo una delibera del Commissario Carmine Valente, firmata con i poteri della Giunta, il Comune di Latina ha rischiato di dover corrispondere ai proprietarii effettivi delle undici opere dell’artista, a cui è intitolato il museo in Piazza San Marco, la bellezza di 100 euro al giorno dal 2010 in poi.
Il perché è presto detto. I proprietari chiedevano al Comune la cifra di 100 euro al giorno, calcolandola in base al contratto di comodato sottoscritto tra le parti in data 28 giugno 2006 e scaduto in data 31 dicembre 2010. Stiamo parlando di un’era geologica fa: amministrazione Zaccheo.
I privati chiedevano al Tribunale civile la condanna dell’Ente al pagamento di una penale di 100 euro al giorno dalla data di scadenza sino alla riconsegna delle opere. E dal momento che le opere si trovavano al Cambellotti fino ad oggi, il conto avrebbe potuto risultare esorbitante se il Tribunale avesse dato ragione ai privati.
Il Tribunale Civile di Latina aveva fissato una udienza per il tentativo di conciliazione lo scorso 1 febbraio. Tuttavia, al contempo, il Commissario Straordinario del Comune di Latina aveva delegato il dirigente del settore Cultura, Marco Turriziani, a comparire alla suddetta udienza così da dirimere la vicenda e trovare un accordo.
Fortunatamente, all’esito della conciliazione, davanti al Tribunale, le parti – Comune e Ente – hanno assunto l’impegno di stipulare una nuova convenzione in forza della quale deve continuare ad essere consentita l’esposizione al pubblico delle opere in questione con le garanzie necessarie del caso, ossia rendere evidente la proprietà delle opere.
A conclusione, il Commissario ha incaricato gli avvocati comunali Anna Caterina Egeo e Alessandra Muccitelli, di fornire al Servizio comunale l’assistenza legale necessaria ai fini della formalizzazione del contratto inter partes secondo le volontà dell’Amministrazione.
