EX CARCERE DI SANTO STEFANO, PD: “REGIONE RIENTRI NELLA FONDAZIONE PER GESTIRE IL SITO”

CARCERE DI SANTO STEFANO
CARCERE DI SANTO STEFANO

La mozione depositata dal consigliere regionale del Partito democratico: “Il presidente Rocca e la giunta confermino l’impegno per il recupero e la valorizzazione della struttura”

Il consigliere regionale del Partito democratico, Salvatore La Penna, ha presentato una mozione per chiedere al presidente Rocca e alla sua giunta di ripristinare la partecipazione della Regione Lazio alla Fondazione per la gestione e lo sviluppo culturale dell’ex carcere dell’isola di Santo Stefano, a Ventotene.

“Parliamo di uno dei luoghi simbolo della nostra storia che dal 2016 – spiega La Penna – sta vivendo una nuova fase di rinascita grazie a un impegno finanziario del Governo e alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), di cui è stata protagonista proprio la Regione Lazio. Tale contratto prevede il recupero e la rifunzionalizzazione del complesso di Santo Stefano e un impegno in termini di coordinamento tra enti interessati rispetto al quale la Regione ha fatto un passo indietro”.

L’atto arriva dopo l’abrogazione da parte della giunta Rocca dell’articolo della legge regionale n. 16 del 11/08/2022 relativo alla partecipazione della Regione Lazio nella Fondazione, costituita nell’ambito dell’accordo di valorizzazione dell’ex carcere borbonico sottoscritto nel 2022 tra Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Ventotene e Agenzia del Demanio.

“Eppure, la stessa Regione – sottolinea il consigliere del Pd – partecipa a diverse società di diritto privato e diverse Fondazioni. Pensiamo alla Fondazione musica per Roma, al MAXXI, alla Film Commission Roma e Lazio, solo per citarne alcune. Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere di Santo Stefano rappresenta una sfida culturale ed etica, lanciata in Italia e in Europa, per preservare un importante patrimonio storico, turistico e ambientale. C’è bisogno che la Regione abbia un ruolo attivo e strutturale in tal senso: il rientro nella Fondazione è un passo necessario in questa direzione, alla luce delle sfide legate alla gestione e promozione di un luogo fortemente simbolico e ricco di storia”.

“Al Presidente della Regione e alla giunta – conclude La Penna – chiedo di riconsiderare la partecipazione nella Fondazione mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per preservare e valorizzare un importante patrimonio culturale del nostro territorio”.

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